Per gli italiani nessuno è come Green Book. Il film con Viggo Mortensen e Mahershala Ali, con i suoi 9,5 milioni di euro è da oggi ufficialmente il maggiore incasso nel nostro Paese, tra le pellicole vincitrici dell’Oscar® come Miglior Film,  superando i 9,4 milioni di The Departed – Il bene e il male, uscito nel 2006. Vincitore di 3 Premi Oscar® per il Miglior Attore Non Protagonista, Migliore Sceneggiatura Originale e Miglior Film, Green Book ha debuttato nelle nostre sale cinematografiche il 31 gennaio, acquisito da Eagle Pictures e Leone Film Group,  e dopo nove settimane è ancora programmato con successo in tutta Italia. Ispirato alla storia vera di Tony Lip, padre dello sceneggiatore Nick Vallelonga, racconta l’inaspettata l’amicizia tra un buttafuori italoamericano e un pianista afroamericano nell’America negli anni sessanta.

La nostra recensione di Green Book

La vittoria all’oscar di Green Book ha però sollevato non poche polemiche. La vittoria è stata immediatamente presa con indignazione da giornalisti e critici sui social media, che hanno avuto una sensazione di déjà vu nel guardare un dramma sui rapporti di razza, trionfare su Roma di Alfonso Cuarón, acclamato da tutti. Green Book che batte Roma per il miglior film ha ispirato innumerevoli paragoni con Crash, film che vinse contro l’intramontabile Brokeback Mountain ai 78° Academy Awards del 2006. In effetti, molti critici hanno detto che Green Book è stato così privo di ispirazione, che potrebbe contribuire ad alleviare la faida contro Crash, che continua ancora oggi, con alcuni commenti di critici e giornalisti che non hanno risparmiato le peggiori critiche al Premio Oscar 2019. Justin Chang, critico cinematografico per il Los Angeles Times, ha persino pubblicato un intero saggio in cui dichiarava Green Book il peggior film vincitore in oltre un decennio.

Come Crash, l’intrigante commedia di Peter Farrely è offensiva, un cretino compiaciuto che si maschera da ramoscello d’ulivo. Riduce la storia di una lunga, barbarica e razzista battaglia americana ad un problema, una formula, un’equazione drammatica che può essere risolta. Green Book è imbarazzante, e lo è anche quest’industria che lo ha accolto a braccia aperte.

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