
A tre mesi dalla sua morte, Anthony Bourdain è stato premiato con sei Emmy al Creative Arts Emmy di quest’anno per il suo show targato CNNAnthony Bourdain: Parts Unknown e il suo spinoff. La serie, vincitrice appunto di sei premi, ha portato a casa trofei per le migliori serie informative, scrittura per programmi non-fiction, montaggio visivo per un programma non-fiction, montaggio audio e miraggio audio per un programma non-fiction.
Bourdain in persona è stato insignito di due Emmy, tra cui quello per la miglior scrittura di un programma informativo. Il conduttore ha inoltre vinto un Emmy postumo al miglior cortometraggio di saggistica per il suo Anthony Bourdain: Explore Parts Unknown. Gli Emmy postumi sono in aggiunta ai quattro già vinti dal conduttore negli ultimi anni, il più recente dei quali per la miglior serie informativa del 2016.
I colleghi di Parts Unknown lo hanno ripetutamente omaggiato nei loro discorsi, assieme al produttore esecutivo di Explore Part Unknown Nathan Thornburgh che ha trovato nel sostegno pubblico la formula per poter superare i giorni di lutto, dopo l’eclatante suicidio di Anthony Bourdain.
Questa perdita riguarda tutti. Ognuno di noi lo aveva incontrato, ci aveva parlato o fatto un selfie assieme, ma sopratutto credo che tutti si sentissero come se il cordoglio abbia aiutato tutti noi, è stato importante non sentirsi soli.
A ritirare l’Emmy alla miglior scrittura non-fiction per conto di Anthony Bourdain è stata Lydia Tenaglia, che si è dichiarata onorata e commossa per l’onore, vista l’elusività con cui il conduttore aveva marinato le premiazioni. Si uccise l’8 giugno 2019 mentre si trovava in Francia, al lavoro per un episodio della sua serie CNN. Il suo caso divenne un punto zero tra il clima turbolento scatenato dal #MeToo e le prime avvisaglie di mitigazione mediatica.