
Elegante, carismatica e sensuale ma anche ironica, divertente ed altruista: Salma Hayek, classe 1966, è una delle attrici messicane più famose e attraenti del pianeta. Difficile definire se sia più attrice o attivista, oltre a essere moglie, madre e produttrice. In occasione dei suoi 52 anni ripercorriamo il suo esordio, le interpretazioni, i successi e le curiosità che hanno determinato la sua scalata al successo.
Nasce sotto il segno della vergine di venerdì, il 2 settembre 1966, nello stato messicano di Veracruz. Il padre è un industriale, un ricco e determinato uomo d’affari, giunto in territorio latino dal Libano. La madre è una famosa cantante lirica messicana a teatro, di origini spagnole. Il suo nome, Salma è arabo e significa pace, calma, significato che non le si può del tutto attribuire.
Primogenita di famiglia benestante, inizia presto a farsi riconoscere come bambina vivace e ribelle. Racconta del suo legame con la nonna materna, che, fatto curioso, periodicamente le rasava capelli e sopracciglia nella convinzione che si rafforzassero e scurissero più velocemente. All’età di 8 anni diventa anche promessa della ginnastica artistica messicana e invitata nella squadra olimpica femminile, cui non parteciperà per volontà del padre.
Salma Hayek: gli esordi di una grande carriera
Durante l’infanzia raggiunge New Orleans per frequentare l’Accademia del Sacro Cuore, collegio da cui verrà espulsa per problemi di comportamento e monellerie nei confronti delle suore, all’età di 12 anni. Resterà in USA fino ai suoi 17 anni trasferendosi da una zia a Houston per completare la formazione scolastica. Torna a Città del Messico per iniziare l’Università, fortemente voluta dai genitori, nella facoltà di Relazioni Internazionali ma la interrompe presto per dar spazio alla sua più grande aspirazione: la carriera cinematografica.
Compare inizialmente alle tv messicane in spot pubbliciari e a teatro: ricordiamo l’interpretazione di Jasmine ne La Lampada di Aladino. Il vero primo esordio avviene grazie alla soap opera Teresa, e diventa, in Messico, conosciuta e famosissima per il ruolo di protagonista.
Conquistato questo primo traguardo, vola a Los Angeles all’età di 21 anni, sognando il grande cinema. Siamo alla fine degli anni 80: la carnagione scura, l’accento fortemente latino e la dislessia le rendono complicato l’esordio sui set americani. Decide così di imparare e migliorare la lingua. In poco tempo viene contattata da Robert Rodriguez che, notata alla tv durante un talk show, la vuole coinvolgere nel suo nuovo film: sarà l’inizio di una importante e ispirante amicizia.
Per Robert Rodriguez, Salma Hayek è del tutto una musa ispiratrice: a partire dal 1995 con il film d’avventura Desperado accanto ad Antonio Banderas, la troviamo nei cast di altri 6 film diretti dallo stesso Rodriguez. Ricordiamo The Faculty (1998) con un giovane Elijah Wood, C’era una volta in Messico (2003) e, scalino importante per l’attrice, Dal Tramonto all’Alba (1996). E’ proprio accanto a Quentin Tarantino e George Clooney che infatti entra nel firmamento di icone sexy del cinema americano dopo l’interpretazione di Satanico Pandemonium, che balla col boa.
Salma Hayek, nel film Frida, con uno dei suoi quadri
Nel 2002, dopo aver mostrato interesse al personaggio di Frida Kahlo, diventa interprete e produttrice del biopic Frida. Salma Hayek viene nominata per molti premi tra cui Candidata all’Oscar e Golden Globe nel 2003 come Miglior Attrice Protagonista, come prima e unica attrice messicana. Si è immedesimata totalmente nel personaggio e come la vera Frida, ha attraversato momenti difficili sul set a causa di un irruento e ossessionato Harvey Weinstein, produttore del film. Solo qualche tempo fa l’attrice scelse di denunciarlo per le molestie subite sul set.
Frida fu un grande personaggio e una grande artista. La regista del film è Julie Taymor e la protagonista ottenne fama mondiale dopo l’uscita nei cinema. La stessa Hayek con orgoglio dice:
Per i messicani, Frida è un’icona. Tutti sono orgogliosi di lei, come artista e come donna. È stata l’artista donna più pagata del mondo. Quel che io più amo di lei è il suo senso della libertà. Ha sempre vissuto senza seguire regole nè convenzioni, ha amato suo marito in modo molto anticonvenzionale, era coraggiosa ed unica. Unica in tutto, dalla cucina al suo modo di vestire al modo di amare e ovviamente come artista. Era sempre se stessa, non ha mai chiesto scusa per nessuna delle sue scelte, anche quelle più difficili. E’ stata una donna che mi ha ispirato ed appassionato.
Una donna circondata da Donne, Amiche e Colleghe
Penélope Cruz e Salma Hayek sono amiche dai tempi del film Bandidas (2006) in cui si videro protagoniste assieme. Latine, divertenti e sex symbol per eccellenza, non mancano di tenere aggiornati i fan sui rispettivi profili social, condividendo spesso foto assieme. Salma disse di definirla come sua migliore amica dal primo volo che fecero insieme, in cui Penèlope si spaventò molto per un atterraggio d’emergenza. Da quel giorno è nata fiducia e ci sono sempre l’una per l’altra. La Hayek dice:
Penso che ridere con le amiche sia cibo per l’anima. Ridere delle cose, della vita mi fa sentire libera. E poi è importante avere amiche con cui piangere, anche. E amiche che vedi cambiare nel corso del tempo, partecipi alle loro lotte e impari dal loro coraggio.
Dopo essere attrice e produttrice, Salma Hayek è anche moglie del miliardario francese François-Henri Pinault (con il quale si è appena ri-sposata per la seconda volta a Bora Bora) e mamma di Valentina, nata nel 2007.
L’arrivo di un figlio è stato voluto e molto atteso, dice infatti. “Quando mi hanno detto che non avrei potuto avere figli sono entrata nella peggiore crisi della mia vita. Ne sono venuta fuori grazie alle amiche. Poi finalmente è nata Valentina, la mia nuova migliore amica. Sono possessiva, la bacio in continuazione, le dico che quando si sposerà dovrà trascinarmi all’altare perché mi aggrapperò al suo strascico. Ridiamo molto. So che nel mio cuore saremo legate per sempre, e le ho già insegnato quanto è importante avere legami al femminile.”
L’impegno e l’attenzione per la difesa e la tutela della donna sono sempre stati importanti per Salma Hayek. Oltre a essere femminista, è anche portavoce Unicef e di molte battaglie contro la povertà. Nel 99, tral’altro, fonda la Ventanarosa Production, società di produzione cinematografica destinata a coinvolgere le donne latine senza descriminazione. Ugly Betty è un esempio di grande successo.
Il piacersi come persona e come donna sono ugualmente fondamentali, non manca di puntualizzare anche: “Se sono a dieta e faccio troppo sport divento intrattabile, preferisco essere un po’ più grassottella ma più felice. Ho la cellulite, e allora? Bisogna amarsi per quello che si è, e fare del proprio meglio con quello che si ha. E’ un consiglio che funziona per il fisico e per qualsiasi altra cosa nella vita”.

Oltre la carriera: scarpe, sport e…punti deboli
Fra le passioni di Salma Hayek ci sono il calcio (in particolare per la nazionale francese, che segue con il marito), e le scarpe, di cui ammette di non sapere in che quantità ne possieda. Si limita a dire “…impilate in scatole di plastica così da poterle riconoscere…Tante!”. Da un po’ dice di apprezzare anche la moda, grazie ai preziosi consigli del marito François, anche se non sempre trova abiti che calzino a pennello per la sua forma fisica.
Per tenersi in forma, Salma dedica del tempo a una forma antica dello Yoga, De Rose, di origine brasiliana. Le palestre, dice, non fa per lei. Aggiunge di avere una passione smisurata per tutto il cibo e per il vino, è proprio il cibo il suo antidepressivo e ingrediente “anti-botox”. In casa Pinault, oltretutto, non mancano gli amici a 4 zampe, la famiglia infatti ha una passione smisurata per gli animali e può contare almeno 10 cani, gatti, pappagalli, polli e galline.
Considerando i suoi 43 film, le 11 serie tv, il suo doppio matrimonio e i suoi brillanti 52 anni, tutto questo è quadro d’insieme decisamente stellare!
Leggi anche: Come ti divento bella: la recensione del film con Amy Schumer