Netflix permetterà presto ai propri utenti di scegliere come finiranno alcuni film o episodi di serie tv. Secondo un rapporto di Bloomberg, infatti, il gigante dello streaming si sta preparando a lanciare nei prossimi mesi una nuova funzionalità , che porterebbe il colosso di Reed Hastings sulla strada verso una tv più interattiva. Il primo progetto che si muove in questa direzione dovrebbe essere presentato entro la fine di quest’anno, secondo alcune fonti, e dovrebbe coinvolgere proprio la quinta stagione di Black Mirror, una delle serie più amate e seguite di Netflix.
Black Mirror, la serie di fantascienza creata da Charlie Brooker e vincitrice di un Emmy, esplora le implicazioni sociali della tecnologia e si presterebbe particolarmente a supportare un progetto simile. Le indiscrezioni vogliono che sarà proprio lei a inaugurare questa nuova tendenza, comprendendo un episodio in cui saranno gli spettatori a scegliere in quale direzione far procedere la puntata.
Quella su cui la piattaforma starebbe lavorando altro non sarebbe se non una una tecnologia che pone le sue basi sui medesimi schemi e meccanismi dei videogiochi: l’azienda, infatti, avrebbe anche in cantiere proprio una serie animata basata sul videogioco Minecraft e intenderebbe rilasciarla entro la fine del 2018. In realtà, Netflix non è nuova ad un progetto tecnologicamente simile: in passato, la piattaforma aveva già lanciato uno spettacolo per ragazzi intitolato Il gatto con gli stivali, in cui gli spettatori erano liberi di scegliere finali alternativi per lo stesso show.
L’episodio di Black Mirror sarà soltanto il primo di una lunga serie di passi che Netflix farà in direzione di una programmazione più interattiva. Tuttavia, per quanto innovativa, questa è una scommessa che richiederà uno sforzo notevole rispetto al lavoro svolto per la serie animata per ragazzi: si deve considerare, infatti, che saranno necessarie sceneggiature molto più lunghe, che comprendano molte più variabili all’interno della struttura narrativa, e, pertanto, potrebbero presentarsi problemi inerenti budget e, conseguentemente, anche retribuzione.