HBO ha ufficializzato la cosa: la stagione finale di Game of Thrones arriverà ad aprile 2019. Mentre la rete non ha annunciato il giorno esatto del lancio, quello di aprile è un appuntamento significativo in quanto determina la possibilità per la serie di concorrere agli Emmy del 2019 – dopo la famosa mancata partecipazione del 2017, facendo così aspettare HBO fino a luglio per poter ricevere qualche premio significativo. Il ritardo non aveva comunque danneggiato Game of Thrones, che vinse il Best Drama Emmy all’inizio del 2018, ben un anno dopo la messa in onda della stagione e pare che dominerà la cerimonia anche nella prossima edizione.

Game of Thrones 8 avrà solo sei episodi, ognuno dei quali – a quanto si dice – è di lunghezza caratteristica o molto simile a quella tipica degli episodi visti fino ad ora. Miguel Sapochnik – che ha vinto un Emmy per dirigere l’acclamato episodio della sesta stagione intitolato Battle of the Bastards – è tornato a curare la regia per gli ultimi episodi della saga, così come il regista di Red Wedding David Nutter e i creatori della serie David Benioff e D.B. Weiss. Sapochnik sta gestendo un episodio in particolare, legato ad una battaglio talmente grande e imponente che Peter Dinklage ha addirittura affermato che quella vista durante Battle of the Bastards è un parco giochi a confronto.

Avere la più grande battaglia di sempre in Game of Thrones non è nemmeno la parte migliore dell’episodio. Parte della nostra sfida e in realtà anche quella di Miguel è come mantenere tutta la narrazione avvincente. Stiamo costruendo un racconto attorno a questo concetto sin dall’inizio e lo scontro dei vivi contro i morti non puoi metterlo in scena per soli dodici minuti!

Una cosa che I fan di Game of Thrones sanno già con certezza riguardo all’ottava stagione è che inizierà a Winterfell con l’arrivo di Daenerys e del suo esercito, con Sansa non troppo felice di vedere Jon Snow messo in ginocchio davanti alla madre dei draghi. Da lì, la serie costruirà la sua edificante battaglia sia visiva che metaforica tra gli uomini e l’esercito dei morti.

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