
L’ultimo film di Lars Von Trier, The House That Jack Built, tanto per cambiare, non ha mancato di scandalizzare gli spettatori durante la première, al Festival del Cinema di Cannes. La pellicola segue le vicende di un intelligentissimo serial killer di nome Jack, colpevole di numerosi omicidi, sparsi nell’arco di 12 anni, nello stato di Washington.
Lo stesso Von Trier ha definito The House That Jack Built come “il suo film più brutale di sempre“, seguendo l’idea del regista, che “la vita sia malvagia e senz’anima“. Inizialmente il cineasta voleva sviluppare il progetto sotto forma di serie tv, ma ha poi deciso di optare per la produzione di un film.
Il cast della pellicola vede, oltre a Matt Dillon, che presto vedremo al fianco di Tom Hardy nel biopic Fonzo, una lunga serie di talenti. L’inossidabile Bruno Ganz (La Caduta – Gli Ultimi Giorni di Hitler), la musa di Quentin Tarantino, Uma Turman, Riley Keogh (Mad Max: Fury Road), Siobhan Fallon Hogan (Forrest Gump), Ed Speelers (Downton Abbey) e Sofie Grabel (Il grande capo).
Le riprese della pellicola si sono svolte nel marzo del 2017 in Scandinavia, tra Danimarca e Svezia. Esse sono state divise in due parti. Questa scelta è stata fatta per dare la possibilità al regista di apportare delle modifiche nella seconda tranche di riprese, fatto del tutto insolito per Von Trier. La enorme attenzione ai dettagli del cineasta ha reso la fase di post-produzione particolarmente complicata. Egli voleva infatti paragonare gli efferati omicidi del protagonista ad un’opera d’arte e di architettura.
La pellicola è stata presentata fuori concorso a Cannes, dopo una lunga negoziazione. Nel 2011, infatti, Von Trier era stato cacciato dal Festival a seguito di alcune dichiarazioni filonaziste.
The House that Jack Built non ha ancora una data di uscita italiana, mente verrà distribuita negli USA dal 29 novembre di quest’anno.
Leggi Anche: Qualcuno Salvi il Natale: ecco il trailer con Kurt Russell