Come ogni anno, i premi assegnati dalla Producers Guild è un termometro piuttosto affidabile per capire quale potrebbe essere il front-runner come miglior film agli Oscar. Pronostico, quello garantito dal premio, che quest’anno riscontra ulteriori garanzie dall’ampliamento di categorie che sia il PGA che l’Academy hanno raggiunto nel corso degli anni, oltre a condividere il sempre più misterioso ballottaggio preferenziale che conduce poi alla lista finale dei candidati e dei vincitori degli Oscar. Con la sua vittoria ai PGA 2019, Green Book è di fatto il favorito principale alla vittoria come miglior film agli Academy Awards di quest’anno.

Green Book ha ottenuto in riscontro di pubblico e di critica unanime, che lo ha elogiato come uno dei migliori film dell’anno, sebbene non sia stato risparmiato da alcune vicende a dir poco spiacevoli che hanno implicato i due protagonisti, Viggo Mortensen e Mahershala Ali, il quale avrebbe criticato l’uso improprio della parola Negro da parte dell’attore americano. Vicende al limite del paradossale, sopratutto considerando la performance virtuosa di Mortensen, che con Green Book potrebbe davvero iniziare a sfiorare l’Oscar. Critiche che potrebbero essere presto dimenticate grazie al successo del film ai festival, iniziato col People’s Choice al Toronto Film Festival.

Il Director’s Guild e il SAG-AFTRA sono i prossimi appuntamenti che aspettano Green Book nelle settimane a venire, mentre l’industria cinematografica e dell’editoria continua ad esprimere il suo parere più che favorevole per il film e sulle previsioni agli Oscar 2019. Green Book dovrà vedersela con colossi come Roma di Cuarón e il biopic musicale Bohemian Rhapsody, con un Rami Malek destinato a dar del filo da torcere a Mortensen nella categoria, ma allo stato attuale delle cose, con poco più di un mese agli Oscar, Green Book è il candidato di punta, come spiegato da Variety.

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