Dopo Nessuno come noi procede l’intensa attività artistica del regista Volfgango De Biasi, tornato immediatamente all’opera con L’agenzia dei bugiardi, distribuito dalla Medusa Film, una commedia classica all’italiana con tutti i crismi richiesti dal genere, ed uno spunto molto interessante.

L’agenzia dei bugiardi: sinossi

l'agenzia dei bugiardi cinematown.it

Il seducente Fred (Giampaolo Morelli), l’esperto di tecnologia Diego (Herbert Ballerina) e l’apprendista narcolettico Paolo (Paolo Ruffini) sono i componenti di una diabolica agenzia che fornisce alibi ai propri clienti per le situazioni più scottanti e pericolose. Tutto cambia quando Fred si innamora di Clio (Alessandra Mastronardi), paladina della sincerità e dell’onestà, alla quale quindi non può certo rivelare la propria professione. A questo si aggiunge che il padre di lei, Alberto (Massimo Ghini) è un affezionato cliente dell’agenzia, avendo una giovane amante (Diana Del Bufalo). Accidentalmente, i personaggi si ritroveranno tutti in vacanza insieme: Alberto con l’amante, Irene, Clio e Fred. Ora, Fred dovrà creare l’alibi perfetto in quella che si rivelerà la sfida più difficile della sua “carriera”.

L’agenzia dei bugiardi: una commedia che mischia il classico con uno spunto originale

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L’idea di base della pellicola è tutt’altro che banale: un’agenzia che vende bugie e “salva” matrimoni, almeno nelle intenzioni dei protagonisti. Una sorta di antimateria rispetto alle agenzie matrimoniali, in un certo senso. Questo spunto, spiegato un po’ verbosamente, almeno all’inizio, si sviluppa in modo classico e molto spiritoso, creando un prodotto godibile e divertente.

Una situazione vacanziera, con mogli e amanti assortite, è infatti un sempreverde della commedia all’italiana, che però viene trattato in modo non scontato, e riesce a mettere in scena gag davvero esilaranti. I pretesti classici vengono quindi ampliati e utilizzati come valore aggiunto, e non come un rigido spartito.

L’agenzia dei bugiardi: il cast come valore aggiunto

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Troppo spesso, nel cinema nostrano, l’improvvisazione la fa da padrone, con soubrette e presunti vip che si improvvisano attori e attrici, con esiti tutt’altro che lusinghieri. La produzione di L’agenzia dei bugiardi ha pensato bene, però, di puntare su dei “veri” attori, confezionando un prodotto dal livello attoriale decisamente buono, in certi punti anche superiore alla media.

Da elogiare le interpretazioni di Alessandra Mastronardi (che, ricordiamo, ha lavorato anche con Woody Allen in To Rome With Love) e Giampaolo Morelli (L’Ispettore Coliandro), molto credibili nei due ruoli principali. A ruotargli attorno, vediamo l’irresistibile Herbert Ballerina, capace di far ridere anche solo col pensiero, ed una serie di esperti mestieranti della commedia nostrana. Tra questi, Carla Signoris (indimenticabile doppiatrice di Dory in Alla Ricerca di Nemo), Massimo Ghini e Paolo Calabresi. Anche Paolo Ruffini riesce a ritagliarsi un proprio spazio, in un cast in cui tutti sembrano essere a loro agio. E questo, sicuramente, è un merito da attribuire al regista De Biasi, capace di trarre il meglio dalle risorse a propria disposizione.

L’agenzia dei bugiardi: una partenza lenta, ma si ride molto

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Un difetto che si può trovare a L’agenzia dei bugiardi è insito nell’iniziale difficoltà a spiegare sé stessa. Appare infatti evidente come, nei primi 15-20 minuti, la sceneggiatura forzi un po’ troppo la mano, non riuscendo ad essere incisiva. Le prime gag sono infatti poco riuscite, nello sforzo forse di ridere in un momento in cui il lato comico non è ancora del tutto centrale, dovendo presentare molti personaggi. Ad ogni modo, una volta ingranato, si ride davvero molto e di gusto, grazie ad una buona sceneggiatura e, come detto, una regia ed un cast di livello. Il finale molto rocambolesco potrà sembrare un po’ eccessivo, ma tutto sommato in linea col resto del film. Insomma, una buona pellicola per passare un’ora e mezza in allegria.

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  • Regia
  • Recitazione
  • Sceneggiatura
  • Fotografia
  • Colonna sonora
2.6

Riassunto

Una volta che L’agenzia dei bugiardi ingrana il ritmo, si ride davvero molto e di gusto, grazie ad una buona sceneggiatura e, come detto, una regia ed un cast di livello. Il finale molto rocambolesco potrà sembrare un po’ eccessivo, ma tutto sommato in linea col resto del film. Insomma, una buona pellicola per passare un’ora e mezza in allegria.

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