La scorsa notte a Zurigo si è spento, all’età di 77 anni, Bruno Ganz, attore di origine svizzera. Lo ha reso noto il suo manager, secondo il quotidiano tedesco Die Zeit. La sua carriera iniziò nel teatro dove lavorò con registi come Peter Zadek e Claus Peymann.
Era diventato anche uno dei volti più noti del cinema tedesco con indimenticabili interpretazioni, tra cui l’angelo nel Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders, e quella più di recente di Adolf Hitler asserragliato nel bunker della Cancelleria nel film La caduta di Oliver Hirschbiegel, uscito nel 2004.
Nato a Zurigo il 22 marzo del 1941, Bruno Ganz arrivò in Germania nel 1962 dove ottiene i suoi primi ingaggi al Junges Theater Göttingen e al Theater am Goetheplatz di Brema. Nel 1967 conosce Peter Stein con cui realizza numerosi progetti teatrali. In seguito è assunto allo Schauspielhaus di Zurigo e lavora con prestigiosi registi teatrali come Peter Zadek, Peter Stein, Claus Peymann, Klaus Michael Grüber, Luc Bondy e Dieter Dorn.
Dalla metà degli anni Settanta si fa conoscere al grande pubblico interpretando numerosi film, tra cui anche L’amico americano. Vince una nomination al Premio del cinema europeo nel 2004, invece nel 2010 ha ricevuto l’European Film Academy Lifetime Achievement Award.

Ganz è noto e apprezzato per la sua partecipazione a numerose produzioni nazionali e internazionali. Diversi film che ha interpretato gli sono valsi il Premio del cinema svizzero. Nel 2000 ha girato con Silvio Soldini Pane e tulipani per il quale nel 2001 gli è stato assegnato il Premio del cinema svizzero come miglior interprete. Nel 2006 ha recitato in Vitus del regista Fredi M. Murer, che ha ricevuto il Premio del cinema svizzero come miglior lungometraggio nel 2007. Nel 2011 è protagonista, insieme a Elio Germano, del film La fine è il mio inizio, tratto dal libro del giornalista-scrittore Tiziano Terzani. Ha poi interpretato il ruolo del nonno nel film Heidi (2015). Nel 2017 gli è stato attribuito il Premio d’onore del cinema svizzero, riconoscimento alla carriera.

Leggi Anche: I film che hanno usato al meglio le canzoni di David Bowie