Michael Jackson è stato bandito da tre importanti stazioni radiofoniche di Montreal, che hanno deciso di non trasmettere più le canzoni del re del pop in seguito alle accuse di molestie sessuali su minori che gli vengono rivolte nel documentario Leaving Neverland, andato in onda il 2 marzo scorso su HBO.

Un portavoce della società proprietaria delle stazioni in lingua francese CKOI e Rythme e della stazione in lingua inglese The Beat ha dichiarato che i brani di Michael Jackson sono stati ritirati già a partire la lunedì mattina. Christine Dicaire, portavoce della Cogeco, ha dichiarato che la decisione è stata presa in risposta alle reazioni degli ascoltatori al documentario, aggiungendo che l’azione si applicherà presto anche alle stazioni Media Cogeco nei mercati più piccoli del Quebec. La compagnia gestisce in totale 23 stazioni radio.

Il documentario Leaving Nerverland è incentrato sulle dichiarazioni di due uomini, Wade Robson e James Safechuck, che sostengono di essere stati abusati sessualmente da Jackson da bambini, quando avevano rispettivamente 7 e 10 anni. Il film in due parti, della durata complessiva di quattro ore, diretto e prodotto dal regista Dan Reed, è stato presentato in anteprima lo scorso gennaio al Sundance Film Festival ed è stato descritto dalla stampa come un’esperienza sconvolgente a causa delle esplicite e dettagliate ricostruzioni degli abusi fornite dai due accusatori. L’emittente televisiva americana HBO ha ricevuto una richiesta di risarcimento di 100 milioni di dollari dalla  fondazione intitolata al cantante, la Michael Jackson Estate. Quest’ultima ritiene che Leaving Neverland sia:

Una maratona unilaterale di propaganda non verificata per sfruttare spudoratamente un uomo innocente che non è più qui per difendersi.

Nel frattempo gli eredi del cantante hanno ridotto del 70% il prezzo del ranch di Neverland, la mega tenuta californiana di Jackson, presunto teatro degli abusi, oggi in vendita a 31 milioni di dollari dai 100 del 2015.

 

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