
Essendo un prequel di Breaking Bad, per sua stessa natura Better Call Saul non è destinato a durare per sempre. Le ultime indicazioni ufficiali davano la quinta stagione della serie come l’ultima prima del crossover definitivo col racconto principale, ma a quanto pare, sembra che quest’attesa dovrà essere prolungata di una stagione. Giancarlo Esposito – interprete del villain per eccellenza, Gus Fring – ha dichiarato a Collider:
Con Vince Gilligan la cosa si sta facendo complicata. Se si mantiene Breaking Bad come modello ideale, erano sì cinque stagioni, ma l’ultima era divisa in due capitoli, pubblicati quindi come duplice appuntamento. Per Better Call Saul, pare proprio che le stagioni saranno destinate ad essere sei. È il modo migliore e più lineare di concludere questo racconto.
Ovviamente, il parere di Esposito, sebbene sia piuttosto affidabile, non va considerato come ufficiale, avendo altre testate riportato che per questa serie – ulteriormente slittata di un anno – nulla di definitivo è ancora stato decretato. Rhea Seehorn – interprete di Kim Wexler – ha affermato di non essere propensa a credere che Better Call Saul possa durare così a lungo.
Peter e Vince hanno fantasticato sulla perfetta analogia tra una possibile durata di 62 episodi per serie, ma erano speculazioni mosse dall’affetto che hanno per entrambi i prodotti. La destinazione finale è Breaking Bad, quindi non ci sono molti dubbi su come far finire Better Call Saul.
Non penso sia una decisione ufficiale, ma penso che agli sceneggiatori piaccia l’idea che entrambe le serie possano durare allo stesso modo. Faranno tutto quello che serve per concludere Better Call Saul come merita, di questo sono certa.
Comunque, conoscendo il destino di Jimmy o no, l’unica notizia ufficiale che davvero ci preoccupa è lo slittamento della release della prossima stagione. Aspettare fino al 2020 per vedere cosa ci aspetta, quale sarà il destino di alcuni affezionati personaggi, e vedere il tanto atteso intreccio con Breaking Bad, è diventata una questione di sofferenza. Che Greenbrier stia occupando troppo spazio nelle menti di Gilligan e Gould? Probabile.
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