Gotham, creata da Bruno Heller e basata sui celebri personaggi di Gotham City della DC Comics, segue le avventure di un virtuoso ed inesperto Jim Gordon appena arrivato al GCPD. Interpretato da un abile Ben McKenzie, assieme a lui troviamo tra gli altri Bruce Wayne, Oswald Cobblepot, Edward Nigma, Selina Kyle e Alfred Pennyworth, interpretati rispettivamente da David Mazouz, Robin Lord Taylor, Cory Michael Smith, Carmen Bicondova e Sean Pertwee. Gotham, in modo molto convincente e imperdibile per ogni fan del Cavaliere Oscuro, è riuscita a sviluppare questi e molti altri personaggi per cinque anni fino a raggiungere un finale superbo.

Gotham – l’eroe Jim, il tormentato Bruce ed una città in fiamme

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Nonostante una ovvia importanza della figura di Bruce Wayne il vero protagonista di Gotham è Jim Gordon, veterano della guerra in Iraq e detective del Gotham City Police Department. Il suo primo caso assieme alla sua iconica spalla, il detective Harvey Bullock (Donal Logue), l’omicidio dei genitori di Bruce, lo farà entrare in una spirale di violenza che coinvolgerà non solo lui ma tutta la città. Iniziando da villain minori nelle prime stagioni, come l’Uomo Palloncino, fino ad arrivare a personaggi come Ra’s Al Ghul nelle ultime, Gotham ha abilmente esplorato non solo i villain della città ma il perché della loro esistenza. L’omicidio degli Wayne viene infatti trattato nella serie come scintilla che farà sprofondare la città nella follia, in attesa di un Protettore.

Infatti, nonostante Gordon provi a difendere la città dal crimine, l’unica persona che può accollarsi questo fardello è Bruce. Negli anni che passano, il piccolo Wayne raggiunge la consapevolezza che Gotham è sua responsabilità. La sua crociata comincia grazia all’aiuto del fedele Alfred, dal’amata Selina, di Gordon e di Lucius Fox (Chris Chalk), senza contare le spinte date da molti villain. Come spesso visto al cinema, il trauma della morte di Martha e Thomas lo tormenta e lo guida verso la sua missione. Dato il format televisivo Gotham riesce a sviluppare questo tema in modo molto profondo, reinterpretandolo in maniera iconica.

Gotham – l’amore folle per una città maledetta

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Tutti i personaggi dimostrano un affetto per questo posto, declinandolo ognuno in modo peculiare ed interessante. In particolare la dualità di Gordon e di Cobblepot, il Pinguino, evidenzia la centralità della città nei cuori dei personaggi principali. Da un lato troviamo Gordon, deciso a proteggere la città ed i cittadini che ama, mentre dall’altro troviamo Cobblepot dimostrare un amore folle nei confronti della città. La crescita di quest’ultimo personaggio risulta tra le più interessanti. Partendo da un timoroso ragazzo portaombrelli, il Pinguino che vediamo alla fine di Gotham è il definitivo criminale del fumetto, orgoglioso, emotivo e folle.

Gotham – storie avvincenti con attori trascinanti

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Questa serie si regge su un ottimo reparto tecnico unito a storie emozionanti e recitazioni degne di lode. La fotografia, molto noir con accenti di estetica neon, richiama il multiverso cinematografico Batmaniano rispettando ogni iterazione del personaggio. Le storie variano da momenti più camp, con palesi richiami al Batman di West, fino a richiamare la grande oscurità del Batman di Affleck. Il tutto passando per un tono dark, simile a quello Burtoniano, e personaggi dalle caratteristiche Nolaniane.

Gli attori fanno tutti loro i ruoli, donando a personaggi dalla lunga storia nuove accezioni e nuova profondità. Oltre al lavoro dei personaggi già nominati va fatta una grande lode a Cameron Monaghan. La sua interpretazione di J. Valeska è stata fin da subito uno dei punti più alti della serie e, senza dubbio, la sua interpretazione è destinata a solidificarsi nell’immaginario generale.

Gotham – un grande finale che conclude perfettamente la serie

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La conclusione di Gotham può essere divisa in due parti. Quello che vediamo nel penultimo episodio, “They Did What?“, è considerabile come il vero e proprio finale della serie. Qui infatti osserviamo la conclusione degli eventi dell’ultima stagione e molti personaggi raggiungono il loro status quo fumettistico. Senza cadere in spoiler, questo “finale” conclude la serie in modo naturale.

Il finale effettivo, invece, si comporta più come un regalo ai fan che come un finale alla serie. Titolata “The Beginning“, questa puntata conclusiva è ambientata 10 anni dopo “They Did What?” e ci mostra una Gotham sul precario filo della lama che divide ordine e caos. Gordon, dopo molti anni di servizio, è sul punto di abbandonare il GCPD nella speranza che un vecchio nemico non voglia più diventare il Re di Gotham. Le sue speranze si dimostreranno presto vane, ma un iconico ritorno cambierà le sorti di questa città maledetta dal crimine e dalla follia. Il modo migliore per concludere questa recensione è citare cosa disse Jim Gordon a Bruce la notte dell’assassinio dei suoi genitori:

Te lo prometto, per quanto buio e spaventoso sembri il mondo ora, tornerà la luce. Tornerà la luce, Bruce.

Leggi anche – Titans: la recensione della prima stagione della serie DC Comics

  • Regia
  • Sceneggiatura
  • Fotografia
  • Recitazione
  • Colonna sonora
4.3

Riassunto

Gotham è probabilmente una delle migliori serie televisive a tema supereroistico, riuscendo a trasmettere eroismo senza mostrare (quasi) mai l’iconico eroe della città. Ma è questo il messaggio che ci viene lasciato: un eroe è qualcuno che fa una cosa giusta, nonostante tutto.

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