Appena conclusa la 49esima edizione del Giffoni Film Festival, la giuria CGS – Cinecircoli Giovanili Socioculturali assegna il Premio “Percorsi Creativi” 2019 a My Name Is Sara, con questa motivazione:

Perché il film pone in primo piano lo scenario delle persecuzioni razziali antiebraiche nel corso della seconda guerra mondiale ambientando la storia nel poco citato contesto ucraino, rappresentato realisticamente da un paese di campagna popolato da gente comune.

Lo sguardo intenso di Sara, marcato da alcune importanti inquadrature soggettive, guida lo spettatore nel dramma della difficile sopravvivenza in un mondo ostile, che la costringe a cambiare identità e a nascondere il suo credo religioso rendendola inevitabilmente diffidente verso tutte le forze in campo. L’insistente utilizzo dei colori freddi, l’alternarsi di campi lunghi e primi piani, l’uso di una significativa colonna sonora creano un coinvolgente tessuto narrativo.

My Name Is Sara, esordio alla regia di Steven Oritt  il cui lavoro nei suoi documentari American Native e Accidental Climber è già stato premiato in numerosi festival a livello internazionale – è tratto da una storia vera venuta alla luce soltanto pochi anni fa, quella di una tredicenne ebrea polacca che dopo aver perso la sua famiglia all’inizio dell’olocausto, si nasconde fingendosi cristiana ortodossa in un paese della campagna ucraina. Il film è stato prodotto in collaborazione con la USC Shoah Foundation, una delle più prestigiose ONG sull’Olocausto fondata da Steven Spielberg durante le riprese di Schindler’s List.

SINOSSI di My name is Sara

Il film racconta la vera storia della vita di Sara Góralnik, un’ebrea polacca di 13 anni la cui intera famiglia è stata uccisa dai nazisti nel settembre del 1942. Dopo un’estenuante fuga nella campagna ucraina, Sara ruba l’identità della sua migliore amica cristiana e trova rifugio in un piccolo villaggio, dove viene accolta da un contadino e dalla sua giovane moglie. Presto scoprirà gli oscuri segreti del matrimonio dei suoi datori di lavoro, che si aggiungeranno a quello ancora più grande che deve sforzarsi di proteggere: la sua vera identità.

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