Le prime reazioni a A quiet place 2 sembrano più che positive, promettendo un’accoglienza di pubblico degna del primo capitolo, che incassò ben 340 milioni di dollari in tutto il mondo, a fronte di un budget di realizzazione davvero irrisorio. La storia prosegue con la famiglia Abbott, con Krasinski ancora alla regia e nei panni del personaggio deceduto nel primo film, sotto forma di flashback. Le aspettative per il secondo capitolo sono davvero alte e la campagna marketing sembra voler tenere testa alle premesse positive.

Gli screening test condotti da Paramount sono state condivise sui social e la buona ricezione del film è stata quasi unanime. Ovviamente sono risposte a campione, che però hanno la facoltà di condizionare tutta la fruizione successiva. La storia resta sempre carica di emotività, tensione e paura, confermando il clima del primo film. In particolare, il sound design che ha reso iconico A quiet place è rimasto immutato, confermando la grande efficacia dell’atmosfera cupa di questo terrificante gioco del silenzio per la sopravvivenza.

Oltre ai prodigi tecnici conservati in A quiet place 2, il film espande il mondo narrativo con nuovi dettagli, premiando la scelta di Krasinski di mettere ancora una volta gli Abbott al centro del racconto. Questa prova, superata a pieni voti, potrebbe essere la conferma definitiva che il franchise potrebbe espandersi oltre i due capitoli cinematografici. Un terzo capitolo o addirittura un adattamento per la televisione potrebbero essere dietro l’angolo, com’è ormai tradizione per i titoli cinematografici più caldi.

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