È stato confermato che un tributo al Labyrinth di Jim Henson è stato inserito nel progetto finale di Star Wars: the rise of Skywalker. La citazione sarebbe solo una delle tante a cui la sceneggiatura si è aggrappata – tra cui spicca quella ai Goonies, quando Rey scopre la collocazione del manufatto Sith nella Morte Nera nel modo meno plausibile che si potesse escogitare – ma in questo caso la citazione avrebbe avuto qualcosa di familiare.
L’universo di Star Wars ha infatti sempre avuto degli stretti legami con le creazioni di Jim Henson, che creò I Muppets e aveva diretto sia Labyrinth che The dark Crystal, ai quali George Lucas aveva fatto da produttore esecutivo. Quindi, se c’era un tributo che poteva essere fatto, era proprio quello a Henson. Era infatti previsto un cameo, come rivelato da Neal Scanlan – specialista degli effetti speciali che ha lavorato in The rise of Skywalker. Si sarebbe trattato di una nuova versione del personaggio di Ludo, inserita nella scena in cui Rey, Finn e Poe arrivano su Kijimi. Come dichiarato a Yahoo:
Per quel che ne so, potrebbe essere al bar di Kijimi. Se qualcuno ha notato la somiglianza, ha fatto centro. Ha gli stessi tratti somatici e le stesse movenze. Abbiamo conservato la stessa tecnologia, che ritengo ancora oggi eccezionale.
Per chi avesse dei dubbi, il personaggio di Ludo citato in The rise of Skywalker sarebbe quello che in Labyrinth aiuta la protagonista Sarah a salvare il fratello Jareth. È sicuramente tra le citazioni che passano più inosservate, trattandosi di un personaggio molto simile ad altre specie aliene viste in Star Wars – è molto grande, ricoperto di peli ed è una via di mezzo tra uno Wookie e un orango tango con le corna. Insomma, ne abbiamo scoperta un’altra che si andrà ad aggiungere alla catasta di dettagli che fanno arrabbiare alcuni fan e gioire altri.
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