Hollywood è un magnifico acquario in cui nuotano le più belle specie marine che si possano ammirare. Ce ne sono di mille colori, mille abitudini e diverse grandezze, ma vicini alla superficie e al fondale ci sono solo loro: gli squali. Controllano chi sale e chi scende, divorano quelli che stanno in basso e decidono chi può stare più vicino alla luce. Questi squali sono i produttori, razza umana quanto mai vicina al predatore, che fanno e disfano a piacimento e a seconda delle correnti le carriere di attrici, attori, registi e sceneggiatori. Il film da quarantena di oggi, Il Prezzo di Hollywood, racconta meticolosamente le dinamiche di questo mondo, caratterizzando i profili di chi ne fa parte.
Disponibile su Prime Video, il film è un piccolo gioiello del genere drammatico, con un Kevin Spacey nel ruolo del cattivo dal passato travagliato che raffigura lo stereotipo perfetto del produttore hollywoodiano, impegnato prima di tutto a badare al proprio tornaconto maltrattando i dipendenti e abusando della propria posizione. Il protagonista si trova in mezzo a tre fuochi: le sue ambizioni, la vita sentimentale e il capo malefico, nessuna delle quali riesce a trovare un compromesso con le altre. Alla fine del film da quarantena, solo una avrà il sopravvento, finendo per prevaricare sulle altre a causa di un plot twist drammatico che lascia a bocca aperta.
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