Mercoledì la polizia giapponese ha arrestato il principale sospettato che l’anno scorso avrebbe condotto l’attentato mortale agli studi della Kyoto Animation, azienda dietro numerosi successi cinematografici e televisivi nipponici. L’attentatore sarebbe Shinji Aoba, di quarantadue anni, che avrebbe passato gli ultimi dieci mesi ricoverato a Kyoto a seguito delle ustioni avute durante l’incendio. Nel pomeriggio l’uomo avrebbe confessato i suoi crimini.

Shinji Aoba è accusato di aver fatto irruzione in un impianto di produzione della Kyoto Animation lo scorso luglio e di aver appiccato un incendio esplosivo che ha ucciso trentasei persone e ferito altre trentatré. Testimoni sulla scena hanno detto alla polizia che Aoba è stato visto spingere un carrello che trasportava due grandi bombole di benzina nell’atrio dello studio, per poi urlare “morite” prima dell’esplosione. Si ritiene che l’incidente sia il più grande atto di omicidio di massa del Giappone dalla Seconda Guerra Mondiale. Kyoto Animation ha rilasciato una breve dichiarazione in seguito all’arresto di Aoba:

Non abbiamo nulla da dire al sospettato. I nostri compagni di lavoro le cui vite sono state spezzate non torneranno mai più e le ferite dei nostri colleghi non saranno mai sanate. Ci aspettiamo che Aoba affronti le massime conseguenze delle sue azioni.

I media giapponesi hanno riferito che a scatenare l’attentato è stata la convinzione di Aoba che la compagnia gli avesse rubato un romanzo da lui scritto durante una gara annuale in cui hanno gareggiato romanzi di aspiranti scrittori. L’opera vincitrice sarebbe stata selezionata dalla Kyoto Animation per lo sviluppo in un film o una serie anime. A seguito di un’indagine interna, l’azienda ha effettivamente scoperto che un manoscritto di Aoba era in loro possesso, ma che nessuno dei loro progetti fosse in qualche modo somigliante al romanzo alla base del folle atto criminale. Hideaki Hatta, CEO della Kyoto Animation, ha dichiarato a THR:

Aoba non ha spazio nella mia mente. Questo non è un atto umano, non è qualcosa di cui un essere umano è capace. Vado oltre a questo atto di odio.

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