L’autobus abbandonato nella natura selvaggia dell’Alaska reso celebre da Into the Wild, è stato ufficialmente rimosso lo scorso giovedì, come hanno confermato i funzionari statali del luogo. Motivo della scelta, che spezza il romanticismo creato dai racconti di Alexander Supertramp – che nell’autobus vi è deceduto di stenti – sarebbe la sicurezza pubblica, come ha confermato il commissario per le risorse culturali dell’Alaska, Corri Feige.
Questo perché il veicolo abbandonato, nel corso degli anni, ha attirato una lunga serie di avventurieri che seguendo le orme di Into the Wild si sono spinti in quest’area priva di qualsiasi connessione cellulare e soggetta a condizioni meteorologiche a dir poco imprevedibili. Non sono infatti isolati i casi in cui questi visitatori sono stati soccorsi e nei casi peggiori hanno a loro volta perso la vita, come già successe nel 1992 a Christopher McCandless.
A far prendere la decisione, seppur triste, al governo dell’Alaska sono stati il salvataggio di cinque turisti italiani nel 2020 e la morte di una donna bielorussa lo scorso anno. Il Department of Natural Resources ha affermato che l’autobus degli anni ’40 era stato utilizzato da una società di costruzioni per ospitare i suoi dipendenti durante i lavori su una strada di accesso nella zona e fu abbandonato al termine dei lavori nel 1961. È stato rimosso durante una missione di addestramento, senza alcun costo per il bilancio pubblico.
“Incoraggiamo le persone a godersi in sicurezza le aree selvagge dell’Alaska e comprendiamo la presa che questo autobus ha avuto sull’immaginario popolare. Tuttavia, questo è un veicolo abbandonato e in via di deterioramento che ha causato sforzi di salvataggio pericolosi e costosi. Ancora più importante, stava costando la vita ad alcuni visitatori.”
LEGGI ANCHE: I migliori monologhi dei film di sempre: una classifica per motivarsi e riflettere
Discuti di questo argomento e molto altro nel gruppo Facebook CinemaTown – Cinema e Serie Tv