Space Force non è The Office. Purtroppo. Il tanto atteso ritorno di Steve Carell e Greg Daniel in una serie comedy ha diviso il pubblico. Space Force vede come protagonista il generale Naird, un uomo dalla vita incasinata che si ritrova al comando dello Space Force, una nuova branca dell’esercito americano che opererà nello spazio. La serie vede un cast dalle ottime credenziali: Steve Carell e John Malkovich, due nomi che potrebbero bastare per portare avanti una serie o un film di successo. Ma non è stato così. Nonostante i due protagonisti siano attori di cui conosciamo le ottime qualità attoriali, la serie non riesce ad essere all’altezza dei nomi presenti nei crediti.
Accompagnati da attori e attrici secondari altrettanto bravi, la serie, in ogni caso, manca di contenuto o di una trama ben costruita. Carell e Malkovich sono entrambi le menti delle operazioni dello Space Force, i due sono diversi tra loro, uno è estremamente intelligente e controllato, l’altro segue l’istinto e spesso, non segue le regole, specialmente quelle dettate dalla scienza. I due si trovano a litigare spesso ma alla fine decidono di collaborare e di aiutarsi grazie al rispetto (nascosto), che hanno l’uno per l’altro. Questa è la storia che fa da colonna portante della serie ma non è abbastanza forte per reggere il peso di tutta la sceneggiatura.
Space Force non apporta niente di nuovo al catalogo Netflix
La serie si suddivide in 10 capitoli ma fino all’ultimo non si capisce quale sia l’obiettivo della trama e dei personaggi. In ogni episodio c’è una storia indipendente ma si nota che questa costruzione non è volontaria, la sceneggiatura non è chiara e lo scopo ultimo dei personaggi non si comprende fino ad arrivare al penultimo o ultimo episodio, e viene da pensare “perchè non l’hanno anticipato prima?”. I conflitti all’interno della storia sono confusi e non arricchiscono la trama. Le battute del film sono spigliate e a volte commoventi ma non riescono ad essere sufficientemente pungenti per renderle geniali, nonostante la costruzione dei personaggi permettesse farlo. La serie è visivamente piacevole, con un’illuminazione tipica da commedia americana è forse ciò che porta lo spettatore a guardare tutti gli episodi.
La scenografia è molto elaborata, degna di qualsiasi film in cui la conquista dello spazio regna sovrana ma non basta un budget stellare per far funzionare una serie. Space Force è sicuramente un buon esperimento ma che non ha avuto il coraggio di osare fino in fondo ed è quindi, risultato un prodotto incompleto che avrebbe potuto essere di grande successo considerate le premesse. La serie ugualmente si conclude in modo tale da avere una continuazione, possiamo solo sperare che Steve Carell e Greg Daniel tornino con qualcosa che sia strutturato meglio e che porti nuovi spettatori, forse le aspettative per Space Force erano molto alte ma la speranza è l’ultima a morire e speriamo che la prossima stagione ci porti davvero sulla luna.
LEGGI ANCHE: The Clone Wars – la recensione finale della serie animata di Star Wars
Per tutte le notizie sul mondo di Netflix seguite punto Netflix su Facebook
Riassunto
Space Force vede come protagonista il generale Naird, un uomo dalla vita incasinata che si ritrova al comando dello Space Force, una nuova branca dell’esercito americano che opererà nello spazio. La serie vede un cast dalle ottime credenziali: Steve Carrell e John Malkovich, due nomi che potrebbero bastare per portare avanti una serie o un film di successo. Ma non è stato così.La serie si suddivide in 10 capitoli ma manca una nota irriverente in più per renderla una serie imperdibile.