Il Fondo per gli Artisti del Teatro, cappeggiato da Sam Mendes per supportare i freelancer dell’industria teatrale in U.K. che hanno sofferto particolarmente durante i mesi di lockdown a causa della pandemia da Coronavirus, ha raccolto 1.6 milione di sterline da quando è stato lanciato il 6 Giugno grazie a donazioni provenienti dalle star più importanti.
Organizzato da Mendes, The Society of London Theatre e U.K. Theatre e partendo da una donazione di 500.000 sterline da parte di Netflix, il fondo è cresciuto grazie al supporto di The Estate of Sir Peter e Lady Saunders che si uniranno a Netflix come supporter principali, insieme ad altre donazioni dal The Mackintosh Foundation, Eilieen Davidson Production, Andrew Lloyd Webber Foundation, Linbury Trust, Benedict Cumberbatch e Sophie Hunter, Imelda Staunton, Eddie Redmayne, Sonia Friedman, Caro Newling, Colin Firth, Hugh Bonneville e Tom Hiddleston. Solo per citarne alcuni.

Il fondo ha anche ricevuto quasi 85.000 sterline in donazioni da membri del pubblico e donatori dall’industria, tramite la piattaforma online Enthouse, tra cui Michaela Coel, Michael Frayn, David Hare, Nicholas Hytner, Armando Inannucci, Thea Sharrock, Mark Strong, Emma Thompson, Laura Wade, David Walliams e Edgar Wright.
Tuttavia, nonostante i soldi raccolti siano tanti, il fondo – che offre l’accesso facile e veloce di 1.000 sterline per partecipante – può supportare solo una frazione di coloro che cercano aiuto. Dei 4.000 richiedenti che hanno fatto richiesta in una sola settimana per il lavoro che svolgono a teatro, il fondo ne riesce a supportare solo 1.600.

Questi professionisti non hanno ricevuto finanziamenti governativi da quando i teatri hanno chiuso a Marzo, e non hanno alcuna idea di quando riusciranno a tornare a lavorare, nonostante le notizie a porte chiuse che arrivano dicono che possono tornare a operare con il distanziamento sociale a partire dal primo Agosto. Non sarà purtroppo possibile economicamente per molti teatri riaprire seguendo queste linee guida e molti rimarranno chiusi, lasciando lo staff e i freelancer nel limbo.

L’industria è formata al 70% da freelancer, ha detto Mendes. “Quindi sappiamo che migliaia di attori, scrittori, registi, manager del palcoscenico, costumisti e tanti altri avranno bisogno del nostro aiuto”. Ha spiegato, aggiungendo che aveva sperato di poter aiutare più di quel 1.600 a cui è stato dato il supporto finanziario dal primo giro di fundraising. “Questo fondo ci ha permesso di muoverci più velocemente nel rispondere all’urgenza. Tuttavia, esorto gli altri studio, le piattaforme streaming, i proprietari di un business, i filantropi e gli amanti del teatro di farsi avanti e mostrare il loro supporto per aiutare quelli che hanno bisogno”.

Julian bird, CEO di Society of London Theatre, ha aggiunto: “Questo fondo è un’iniziativa industriale realizzata per offrire un’ancora di salvezza a breve termine alla forza lavoro dell’ecosistema teatrale. Vedere così tante figure chiave dell’industria firmare assegni per supportare il talento che ha bisogno è molto incoraggiante. Tuttavia, anziché guardare ai dettagli di come sarebbero distribuiti questi benvenuti 1.57 miliardi di investimenti, dobbiamo raccogliere molti più soldi e lo dobbiamo fare velocemente, se vogliamo incoraggiare le persone a rimanere nel loro campo di professione e non abbandonare il settore”. 

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