Finisce qui la corsa di Dogman di Matteo Garrone all’Oscar per il miglior film straniero 2019. Il film scelto dall’Italia per rappresentare il paese non è presente nella lista diffusa dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences dei nove lungometraggi ancora in gara come film straniero. Il prossimo 22 gennaio da questi nove candidati si sceglieranno i cinque film che andranno alla cerimonia finale che quest’anno si terrà il 24 febbraio.

L’Italia è ancora in corsa con il film Suspiria di Luca Guadagnino nella categoria Makeup e hairstyling e nella categoria Canzone originale con la colonna sonora Suspirium scritta da Thom Yorke. Tra i film che figurano per la corsa al miglior film straniero: Roma di Alfonso Cuaron, Leono d’oro a Venezia 2018 (Messico); Affari di Famiglia del regista Hirokazu Koreeda, vincitore della Palma d’oro a Cannes 2018 (Giappone); Bird of Passage di Cristina Gallego e Ciro Guerra (Colombia); The Guilty, del regista Gustav Moller (Danimarca). Opera senza autore, del regista Florian Henckel Von Donnersmarck (Germania); Carfanao di Nadine Labaki (Libano); Ayka di Sergei Dvortsevoy (Kazakistan); Cold war di Pawel Pawlikowski (Polonia) e Burning di Lee Chang-dong (Corea del Sud).

Niente da fare dunque per Dogman di Matteo Garrone, grande successo al festival di Cannes 2018 con il Premio alla Migliore interpretazione maschile al protagonista Marcello Fonte, attore di teatro che ha convinto tutti nel difficile ruolo di Marcello, un piccolo e mite proprietario di un salone di toilettatura per cani, Dogman appunto, che per arrotondare inizia a spacciare cocaina e stringe una torbida amicizia con l’ex pugile Simoncino (Edoardo Pesce), un delinquente di quartiere che terrorizza con piccoli crimini e atti vandalici gli abitanti del posto.  La pellicola è liberamente ispirata a un fatto di cronaca noto come Il delitto del Canaro, avvenuto nel 1988 a Roma.

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