Aquaman, diretto da James Wan per la Warner Bros, è il nuovo capitolo della saga cinematografica del DCEU tratta dai fumetti DC Comics. La storia riprende Aquaman da dove lo avevamo lasciato in Justice League, in cui aveva salvato il mondo con il gruppo di supereroi da Steppenwolf. Il film tratta della nascita del protagonista Arthur Curry, Jason Momoa, e di come egli assieme alla principessa Mera, Amber Heard, debba reclamare il trono di Atlantide. Grazie ad una talentuosa gestione registica di James Wan, ad una forte chimica tra i protagonisti e gli antagonisti e ad una CGI di eccezionale qualità il film risulta non solo un ottimo cinefumetto ma anche un memorabile film d’azione.

Aquaman – da eroe bistrattato a re del botteghino

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Questo film si trovava di fronte una strada ripida per il successo. La figura di Aquaman è sempre stat bistrattata dal grande pubblico a causa di continue beffe riguardo al potere del protagonista di poter “parlare coi pesci”. Creato nel 1941 da Mort Weisinger e Paul Norris, nessuna trasposizione sul piccolo o grande schermo aveva mai reso giustizia alla figura di Re Arthur. Questo cambiò nel 2016 con Batman V Superman: Dawn of Justice diretto da Zack Snyder, in cui fu scelto per il ruolo di Aquaman in un veloce cameo Jason Momoa. Il suo personaggio tornò in Justice League, rilasciato nel 2017, ma a causa del cambio registico e di una versione pubblicata al cinema considerata, a causa dei tagli e del cambiamento di tono, un disastro sotto ogni punto di vista, il film si ritrovò a guadagnare meno di qualsiasi altro film nell’universo condiviso.

Aquaman quindi si ritrovava a combattere contro un pubblico di base avverso al personaggio e che non aveva apprezzato il film che lo presentava. Grazie alla regia di James Wan però il film non solo riesce a conquistare il pubblico ma consolida Aquaman come un iconico supereroe cinematografico. Un piccolo appunto va fatto riguardo alla versione cinematografica di Justice League. Aquaman contraddice molteplici volte il film rigirato da Joss Whedon, mantenendo invece i punti di trama della versione originale di Snyder. Probabilmente la Warner Bros sta agendo infatti per eliminare del canon quella versione per poter reinserire quella originale, la Snyder Cut, nel DCEU.

Aquaman – Re Artù, Verne e Lovecraft

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Aquaman ha il grande pregio di avere alla regia un talento come quello di Wan, che riesce a fondere un grande film d’azione a momenti che rasentano l’horror. Le innumerevoli citazioni letterarie vanno solo ad elevare il già encomiabile bagaglio della storia di Re Arthur di Atlantide. Fondendo infatti creature Lovecraftiane e figure Shakespeariane al mito Arturiano in chiave atlantidea si ritrova infatti un cinefumetto originale e spettacolare. Come in Arthur troviamo un palese richiamo ad Artù però possiamo trovare in altri personaggi altrettanto celebri citazioni letterarie. Grande punto di forza del film risultano infatti i due villain Re Orm, Patrick Wilson, e Black MantaYahya Abdul-Mateen II. Queste figure, che portano sulle spalle un grandi tragedie, risultano non solo sfaccettate e profonde ma genuinamente interessanti quanto i protagonisti del film.

Aquaman – ritorna il tema portante del DCEU

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L’universo cinematografico DC ha sempre mostrato un grande interesse nel rendere, come elemento sotterraneo connettore dei film, il largo concetto di famiglia. Da un Man of Steel sui padri, un Batman V Superman sulle madri, Wonder Woman sull’amore e Justice League sull’amicizia questo film tratta il tema del rapporto tra fratelli. Punto focale del film risulta il rapporto tra Arthur e Orm, fratellastri da parte della regina Atlanna, Nicole Kidman. Il primogenito risulta però bastardo, avendo egli sangue in parte umano (del padre Thomas Curry, Temuera Morrison), cosa che porta al fratellastro un grande odio. Il visir atlantideo Vulko, Willem DaFoe, si ritrova ad addestrare Arthur in vista di poter, un giorno, tornare al trono che lo aspetta per diritto di nascita. Da qui si sviluppa la relazione tra i due personaggi, in cui odio e amore si fondono nelle loro simili ma distanti mancanze affettive.

Aquaman – casting perfetti che elevano i personaggi

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Questo film deve gran parte del suo successo al casting del protagonista, Jason Momoa. Assoldato da Snyder quasi 4 anni fa, questo attore è riuscito a rendere un Aquaman sul grande schermo interessante ed amabile dal pubblico. Il suo personaggio, un po’ rockstar e un po’ supereroe, naturalmente si dimostra di essere degno del ruolo che gli è stato assegnato. La sua comicità non risulta eccessiva ma naturale, e questo si ritrova anche grazie al casting della sua controparte. Amber Heard, sempre assoldata da Snyder per Justice League, dimostra con Momoa una chimica spontanea. Il personaggio che interpreta, la principessa Mera, le calza al pennello e così anche la storia d’amore col protagonista.

Patrick Wilson e Yahya Abdul-Mateen II, coi loro personaggi che ricordano uno un Caino minore e l’altro un Achab, risultano tra i villain più memorabili degli ultimi anni. Il resto del cast, in cui altre ai già nominati troviamo Dolph Lundgreen come Re NereusGraham James McTavish come Re Atlan, consolida il resto del film e dona forti emozioni. Nonostante venga persa nel doppiaggio italiano va fatta notare anche la presenza di Julie Andrews nel film, che doppia un personaggio chiave nel terzo atto.

Aquaman – un reparto tecnico encomiabile

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Aquaman, essendo ambientato in buona parte sott’acqua, aveva il grave rischio di venire affondato da una CGI esagerata, per questo, di bassa qualità. Nonostante questo però il film risulta in tutte le scene sott’acqua ben più che credibile, con effetti visivi che risultano sempre eccellenti e mozzafiato. Il mondo di Atlantide viene mostrato con una tale epicità visiva che, per descriverlo fedelmente, ricorda film come Blade Runner o Tron: Legacy. Grazie alla sceneggiatura di Johnson-McGodrick e Beall viaggiamo attraverso i sette mari e questo non risulta mai spiazzante o noioso, rimanendo intrattenente in modo costante.

La regia di Wan porta l’azione ad un livello mai visto al cinema, con un mix di luci, colori e purezza tecnica che si superano sempre più fino ad un terzo atto che rivaleggia coi migliori film d’azione di sempre. Il tutto viene a fondersi grazie a musiche di chiara ispirazione da Blade Runner (e da Zimmer) di Rupert Gregson-Williams che con maestria ripete il successo da lui già ottenuto con la colonna sonora di Wonder Woman. Il reparto costumistico e del make up, assieme a quello del production design, risultano innegabilmente da Oscar. Il mondo costruito è vivo, iconico, fedele ai fumetti ma nuovo, confermando Aquaman come uno dei migliori cinefumetti degli ultimi anni.

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  • Regia
  • Sceneggiatura
  • Fotografia
  • Recitazione
  • Colonna sonora
4.3

Riassunto

Grazie al talento di Wan, Momoa e del resto del cast Aquaman conquista in una guerra che poteva sembrare persa in partenza. Questo film non è solo un grande film d’intrattenimento ma anche un iconico film d’azione, consolidando Re Arthur di Atlantide e la principessa Mera come due prominenti stelle del mondo cinefumettistico.

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