Come nella migliore tradizione Marvel, anche Netflix ha introdotto, in Stranger Things 3, le famigerate scene post-credit. Terminato l’ultimo episodio, dunque, è buona norma fermarsi qualche minuto, per non perdersi neanche un secondo del serial tra i più amati della piattaforma. Di cosa si tratta? Vediamolo insieme.
Ovviamente, da qui in avanti ALLERTA SPOILER.
Alla fine dell’ottavo e conclusivo episodio della serie, vediamo Joyce Byers (la fantastica Winona Ryder) lasciare Hawkins con i suoi figli, mentre Undici (Millie Bobby Brown) viene adottata dopo la scomparsa di Jim Hopper (David Harbour). Al momento dell’addio, quest’ultimo rivive nelle lettere scritte e mai consegnate a Undici, poco prima dei titoli di coda. Dopo pochi istanti, la l’azione si sposta rapidamente in Russia.
Ci troviamo in una base in Kamchatka, dove due guardie passano in rassegna una serie di celle. Uno dei due si ferma di fronte ad una porta, ma l’altro lo ammonisce: “no, non l’americano” (trattasi forse di Hopper?). Prelevano dunque un altro prigioniero, che viene trascinato in un’altra stanza, in cui è rinchiuso un Demogorgone, che si scaglia contro di lui.
Il pensiero comune, dopo questa scena, è che nella prossima stagione saranno i raffazzonati esperimenti dei russi a creare nuovi problemi ai protagonisti del serial. Il vero punto di interesse è però un altro: chi è “l’americano”?
La speranza è ovviamente che sia Jim Hopper, il quale si è sacrificato alla fine di Stranger Things 3 per impedire a Hawkins di essere inghiottita dalle tenebre. Il suo cadavere però non ci viene mostrato, in quello che potrebbe essere solo un cliffhanger. Può darsi infatti che egli sia solo rimasto bloccato in un’altra dimensione, come accadde a Undici al termine della prima stagione, e che abbia quindi la possibilità di tornare e ricongiungersi con Joyce.
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