Fra le tante curiosità e domande legate al mondo del cinema, quella sulle scene in cui appare un tavolo verde o un mazzo di carte, o una partita di poker, è una particolarità di cui vale la pena parlare. Tanti sono i ”cammeo” nel cinema dedicati al mondo del gioco d’azzardo, anche perché tanti sono i registi e attori appassionati di giochi di carte. Vediamo due scene cult girate attorno a un tavolo verde da gioco.
James Bond e la partita a baccarat in Dr. No del 1962
James Bond, l’agente segreto 007 è un grande appassionato di casinò, di chemin de fer, e lo sarebbe adesso molto probabilmente di poker on line, ora che il gioco si è trasformato da analogico a digitale con il nuovo millennio. La passione per il personaggio Bond deriva soprattutto dal grande amore che aveva l’autore dei romanzi dell’agente segreto, per gioco d’azzardo. Infatti lo scrittore britannico Ian Fleming, padre di James Bond, era un grande giocatore di carte, un estimatore di Rolex, e un amante di auto lussuose, tre elementi ricorrenti anche nei film della saga. In particolare c’è una scena che resta indimenticabile per gli amanti dell’agente 007, e del cinema in generale. Si tratta della scena in cui James Bond pronuncia per la prima volta la celebre frase “Bond, James Bond”, e accade proprio a un tavolo di baccarat. Mentre l’agente sta facendo la propria puntata si apre uno scambio di battute cariche di sensualità fra James Bond, Sean Connery, e Sylvia Trench, interpretata da Eunice Gayson.
La partita a poker in Lock & Stock (Pazzi scatenati) del 1998
Parliamo ora di un film meno celebre, ma con attori che hanno poi avuto un grande successo nel mondo cinematografico. La pellicola in questione è “Lock & Stock and Two Smoking Barrels”, che celebra l’inizio della carriera del regista Guy Ritchie, e degli attori Vinnie Jones e Jason Statham. In questo film il poker svolge un ruolo centrale perché è sia la causa che l’effetto di tutte le vicende di quattro amici dell’East End di Londra. Difatti i quattro squattrinati mettono da parte la somma di 25 mila sterline a testa per poter partecipare al tavolo da poker del boss malavitoso Harry “l’accetta”. La scena della partita a poker giocata da Eddie, uno dei quattro investitori e amici e interpretato magistralmente da Nick Moran, è curata in ogni minimo dettaglio, così come il trucco messo in atto da “Harry l’accetta” per imbrogliare gli altri giocatori, con la complicità di Barry suo braccio destro. La perdita di tutto il denaro raccolto per partecipare, oltre a 500 mila sterline che i quattro amici dovranno pagare a Harry l’accetta scatena una serie di eventi fra il comico e il drammatico che rendono questo film molto piacevole. Fra le tante curiosità di questo film che ha visto Guy Ritchie premiato come miglior regista al Tokyo International Film Festival, c’è la presenza del cantante Sting che interpreta il padre di Eddie.
Due stili completamente differenti, e oltre 30 anni di distanza fra questi due film, ma in entrambi il tavolo da gioco ha un’importanza fondamentale. In Dr. No per presentare al mondo intero l’agente segreto James Bond, in Lock & Stock invece per costringere i quattro amici protagonisti a trovare con altri mezzi il denaro dovuto al boss di Londra.