La terza stagione di Euphoria, teen drama della HBO, uscirà tra più di un anno.
Secondo un comunicato stampa della HBO, la serie di successo Euphoria uscirà nel 2025, come riporta Variety. La serie segue diversi liceali che tentano di affrontare l’adolescenza in un mondo oscuro e “corrotto”, con personaggi alle prese con dipendenze, aggressioni, crimini e relazioni tossiche. La stagione precedente ha visto i personaggi principali iniziare a districarsi a modo loro, con Cassie che ha tradito Maddy uscendo con il suo ex fidanzato sadico, il coinvolgimento di Rue con un pericoloso gruppo di trafficanti di droga e Nate che ha diviso la sua famiglia consegnando suo padre Cal alla polizia.
Va da sé che Euphoria era e rimane una serie controversa, dato il suo ritratto dei liceali alle prese con temi incredibilmente oscuri. Tuttavia, la rappresentazione di scene sconvolgenti della serie le ha fatto guadagnare elogi; Zendaya ha vinto due Emmy per la sua interpretazione della protagonista e della narratrice Rue, rispettivamente nel 2020 e nel 2022. La serie ha catapultato molti attori a nuovi livelli di celebrità: l’attrice di Cassie, Sydney Sweeney, recita nei prossimi Madame Web e Anyone But You al fianco di Glen Powell. Jacob Elordi, l’attore di Nate, vestirà i panni di Elvis in Priscilla di Sofia Coppola, in uscita questo mese.
Sebbene il cast coinvolto stia ricevendo riconoscimenti positivi, il regista di Euphoria, Sam Levinson, ha ricevuto pesanti critiche per diverse situazioni dopo l’esplosione dello show. All’inizio di quest’anno Levinson è finito sotto tiro per aver presumibilmente sottratto l’estetica di Euphoria (un altro elemento dello show che ha contribuito al suo successo) alla regista e fotografa Petra Collins. In un’intervista a Punkt, la Collins ha affermato che Levinson l’ha contattata per dirigere la serie, ma che alla fine non è stato assunto o accreditato.
Levinson ha anche diretto la tanto criticata serie limitata della HBO The Idol con The Weeknd, alias Abel Tesfaye, come co-creatore; mentre la serie si preparava a uscire, tuttavia, è stato rivelato che Levinson aveva preso in mano il progetto dopo che la regista originale di The Idol, Amy Seimetz, se n’era andata dopo che Tesfaye aveva detto che la serie si stava spostando troppo verso la “prospettiva femminile”. Inoltre, sono emerse storie sul comportamento tossico e non professionale di Levinson, in particolare per quanto riguarda la sua oggettivazione delle donne sul set. In seguito alla presa di potere di Levinson, “The Idol si è trasformato da satira a ciò che stava satireggiando”, ha dichiarato un membro della produzione.
Nonostante le polemiche sul regista di Euphoria, la serie andrà avanti e uscirà tra un paio d’anni. Le prime due stagioni possono essere viste in streaming su Max.