Se vuoi riavviare il franchise di Ghostbusters… chi finirai per chiamare? Ovviamente Jason Reitman, figlio di Ivan, il quale ha preso le redini del reboot scrivendo la sceneggiatura di Ghostbusters: Afterlife. Columbia Pictures distribuirà il film a partire da luglio 2020 e ha già rilasciato il primo trailer. Il capitolo è un diretto sequel dei film firmati dal padre nell’84 e nell’89. Il cast è al completo, con Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie Potts, ai quali si sono aggiunti Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon, Paul Rudd, Celeste O’Connor, Logan Kim, Bokeem Woodbine e Oliver Cooper.
Alcuni di questi attori interpreteranno i membri di una famiglia che, di ritorno in una piccola città, apprendono segreti inquietanti sul loro passato e sulla città in cui vivono. Ghostbusters: Afterlife ignorerà gli eventi narrati nel remake al femminile diretto da Paul Feig, tristemente famoso per i suoi scarsissimi risultati al botteghino del 2016, nonostante il cast includesse Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon, Leslie Jones e Chris Hemsworth. Il film, nonostante abbia ricevuto delle recensioni tutto sommato buone, ha incassato solo 229 milioni di dollari in tutto il mondo, a fronte di una spesa di 144.
Questo terzo capitolo della saga è stato tirato in ballo parecchie volte nel corso degli ultimi trent’anni, con un’ulteriore posticipazione nel 2014 a causa della morte di Harold Ramis, storico membro del cast. Bill Murray stesso aveva rifiutato di partecipare al progetto per evitare di fomentare l’idea che si cercassero gli strascichi positivi legati alla scomparsa di Ramis, tornando però sui suoi passi quando tutto il restante cast si è rimesso in gioco. Durante il Festival di Cannes aveva dichiarato a IndieWire che il franchise gli aveva permesso di pagare l’università al figlio.
Abbiamo fatto Ghostbusters insieme, ne siamo i custodi. Fu bellissimo e ci siamo davvero divertiti nel girarlo. Il resto del cast sono alcune delle persone più belle tra le persone che hanno fatto carriera, sono gentili e benevole. Capiscono davvero cosa significa essere un attore di cinema. Si tratta di poter collaborare completamente con loro.
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