La Directors Guild of America (DGA) ha approvato un accordo di tre anni con la Alliance of Motion Picture and Television Producers. Si stima che il nuovo accordo comporterà un aumento dei guadagni, per lo sfruttamento dei diritti d’autore, di quasi il 50 per cento sui prodotti disponibili sulle piattaforme di streaming come Netflix e Disney+, migliorando anche i compensi dei lavoratori del 3 per cento.

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Il nuovo contratto adesso verrà sottoposto a ratifica da parte dei sindacati. L’accordo vigente scadrà il 30 giugno.

Thomas Schlamme, presidente della DGA, dichiara:

Il futuro è ciò che ci muove e quest’accordo lo dimostra. Lo streaming sta cambiando velocemente e l’industria deve stare al passo, c’era bisogno di quest’accordo per regolare i diritti d’autore come per i prodotti trasmessi in televisione. Grazie a Jon Avnet, Todd Holland e Russ Hollander, per i nostri membri è una grande vittoria aver incluso le piattaforme di streaming tra gli accordi.

Con il nuovo patto sulle royalties, che non sono ancora state divulgate, la Directors Guild of America, ha affermato che per un programma di 60 minuti con molti abbonati si dovrebbe guadagnare circa 73 mila dollari di residui (così chiamata la percentuale destinata ai diritti d’autore) distribuiti in tre anni, cinque volte in più rispetto al 2016. Mentre, il salario minimo dovrebbe migliorare di un 2.5 per cento per il primo anno (più un 1 per cento di contributi previdenziali), e un 3 per cento per i due anni seguenti. Il sindacato è anche riuscito a migliorare i diritti creativi, oltre ad aver raggiunto un accordo per la costituzione di un comitato per l’inclusione e la diversificazione dei contenuti.

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