Basato sui personaggi creati da Neil Gaiman e Matt Wagner, Dead Boy Detectives presenta anche due personaggi di The Sandman di Netflix: Morte (Kirby Howell-Baptiste) e Disperazione (Donna Preston). L’idea di Gaiman di unire due generi – le storie dei collegi e i detective adolescenti – e di dare loro un tocco di soprannaturale è d’oro. Immaginate i Cinque Famosi che indagano in una Malory Towers infestata!

Nel corso degli otto episodi, Edwin e Charles combattono contro ogni sorta di bestie e orrori, tra cui una famiglia bloccata in un loop temporale che li costringe a rivivere le loro dolorose morti più e più volte, un canto di sirena che invita tutti a saltare giù da un faro, un fungo dentato, un pesce gigante di nome Angie, un serpente gigantesco, una foresta strisciante e il bel Monty (Joshua Colley) che si dà il caso sia il familiare di Esther, e un corvo. Crystal, mentre cerca di recuperare i suoi ricordi, aiuta i ragazzi. Niko organizza un incontro tra Jenny e la bibliotecaria locale, Maxine (Lindsey Gort), che purtroppo finisce male.

In mezzo a tutta l’azione, le prese in giro e i mostri favolosi, ci sono momenti davvero toccanti, mentre gli adolescenti, gli adulti, gli immortali, un tricheco e i gatti capiscono il loro scopo divino e la loro sessualità. Dead Boy Detectives è splendidamente girato: i bulbi oculari giganti e l’interminabile scalinata verso l’inferno sono brucianti. I diversi stili di animazione per raccontare le storie del tricheco e di Esther sono un tocco brillante.

Da guardare assolutamente!