Nonostante le accese polemiche sollevate dalle associazioni di autori ed esercenti, (ANEC, FICE, ACEC) per il danno che Netflix procurerebbe alle sale – permettendo la fruizione dei film direttamente sulla propria piattaforma streaming  senza rispettare le finestre temporali ordinarie dello sfruttamento di un film – e gli scontenti iniziali dovuti al nuovo embargo giornalistico, ciò che alla fine interessa realmente ad ogni spettatore al termine di Venezia 75 è, appunto, comprendere dove e quando riuscirà a vedere i film che hanno partecipato al concorso.

Il primo fra tutti è, indubbiamente, il Leone d’oro della discordia, Roma di Alfonso Cuaròn, che sarà disponibile su Netflix, ma uscirà anche in alcune sale selezionate, molto probabilmente a dicembre 2018. In autunno dovremmo riuscire a vedere 22 July di Paul Greengrass e The Ballad of Buster Scruggs dei fratelli Coen (qui premiati per la miglior sceneggiatura) – sempre sull’omonima piattaforma svod – rispettivamente a partire dal 19 ottobre e dal 18 novembre.

Venezia 75 cinematown.it

Sulla mia pelle di Alessio Cremonini (in gara nella sezione Orizzonti), il delicatissimo film presentato a Venezia 75 che ripercorre gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, uscirà il 12 settembre in contemporanea in alcune sale selezionate (con Lucky Red) e sulla piattaforma di Reed Hastings. Ancora, Suspiria di Luca Guadagnino è atteso per novembre, in sala con Videa, mentre Capri – Revolution di Mario Martone sarà in sala il 13 dicembre con 01.

Proseguendo, uno dei primi titoli che troveremo prossimamente sul grande schermo è La profezia dell’armadillo di Emanuele Scaringi (a partire dal 13 settembre con Fandango), adattamento della celebre graphic novel di Zerocalcare. Il 20 settembre è, invece, il turno di Una storia senza nome di Roberto Andò, con Micaela Ramazzotti, Alessandro Gassmann e Renato Carpentieri.

Opera senza autore di Florian Henckel Von Donnersmarck è atteso per il 4 ottobre, così come A star is born di Bradley Cooper con Lady Gaga (Warner Bros) e Il bene mio di Pippo Mezzapesa (Altre Storie), a differenza de Il primo uomo di Damien Chazelle, film d’apertura di Venezia 75, che arriva il 31 ottobre con Universal. Infine, dovremo attendere il 20 dicembre per I villeggianti, di Valeria Bruni Tedeschi, che qui debutta alla regia, il 24 gennaio per La favorita di Yorgos Lanthimos (Gran Premio della Giuria) e l’inverno 2019 per Peterloo di Mike Leigh.

LEGGI ANCHE: Tutti i vincitori di Venezia 75