Cara Delevingne è una delle tante persone che si è espressa in merito alle asserzioni contro R Kelley in seguito al documentario di Lifetime rilasciato questa settimana. L’attrice ha espresso la sua opinione su instagram questo giovedì, con la conseguente perdita di 50.000 followers. Il documentario dal titolo Surviving R Kelly racconta, in maniera dettagliata, le esperienze delle donne che hanno dichiarato essere state abusate dal cantante, sia mentalmente che fisicamente che sessualmente. Anche se molte delle asserzioni non sono affatto nuove, il film ha portato nuova luce sul comportamento del musicista. Kelly ha più volte negato queste asserzioni, supportato dal suo avvocato, Steven Greenberg, a Good Morning America.
Noi sappiamo cosa è successo, e sappiamo che quelle cose non sono successe.
Dopo aver visto il documentario, Cara Delevingne ha mostrato il suo supporto su Instagram alle donne che hanno denunciato.
Ho terminato il documentario Surviving R Kelly l’altra notte e sono scioccato e oltraggiata da quanto è andata avanti questa storia. Il mio cuore va a tutte le vittime dei suoi abusi fisici ed emotivi e alle loro famiglie. Quest’uomo è un predatore che si nutre di potere e, nella mia opinione, è persino peggio di Harvey Weinstein e deve assumersi le sue responsabilità. Non sto cercando di paragonare i due, dico che Harvey sta venendo investigato mentre R Kelly non lo è. Dobbiamo incolpare noi stessi per la situazione, sapevo delle accuse ma ho fallito nel cercare di capire la gravità della situazione. Continuo ancora ad ascoltare la sua musica. Smettiamola di separare l’artista dalla sua arte; solo perché canta come un angelo, non significa che lo sia.
Mentre alcuni dei suoi fan hanno risposto al suo post incoraggiandola, altri invece non si sono trovati d’accordo e questo ha fatto sì che 50.000 followers smettessero di seguirla. Cara Delevingne ha rivelato questa news con un altro post venerdì mattina, in cui dice che non smetterà di esprimere la propria opinione e che i suoi followers si dovranno preparare a un “anno rumoroso”.
Tutte le volte che dico qualcosa di reale, qualcosa in cui credo davvero, qualcosa che altri vedono come controverso, qualcosa che fa pensare le persone e porsi delle domande, perdo dei followers. I followers che perdo sicuramente non sono d’accordo con quanto ho da dire, sono persone che supportano le idee e le azioni di quelli che vanno indietro e non avanti. Nel 2019 voglio confrontarmi di più. Il confronto non è una violenza, è comunicazione. Qualcosa con cui mi sono scontrata. Mi hanno sempre insegnato a evitare il confronto a tutti i costi, il che ha fatto sì che rimanessi in silenzio per gran parte del tempo, il silenzio causa repressione e la repressione causa malessere. Non più. Addio silenzio e followers che mi spingono indietro, benvenuto confronto e i pensatori che guardano avanti. Sarà un anno rumoroso.