
O oggi o domani, l’Academy inizierà a spianare quello che si sta pianificando il 24 Febbraio per la 91esima edizione degli Oscar. L’Academy ha twittato la scorsa notte che tutte e cinque le canzoni nominate avranno la loro performance durante la trasmissione ma alcuni insider riportano che solo due di queste, ovvero Shallow di Lady Gaga e Bradley Cooper da A Star Is Born, e All the Stars di Kendrick Lamar da Black Panther – saranno esibite.
Ecco cosa sappiamo: i produttori inizialmente volevano limitarsi su quelle due canzoni ma la ragione per cui l’Academy poi ha cambiato idea è stato perché Lady Gaga – o i suoi rappresentanti – hanno reso chiaro che non era in alcun modo corretto eliminare le altre tre canzoni – come se i produttori dell’Academy avessero già previsto chi avrebbe vinto – e che lei non avrebbe intenzione di esibirsi se non fosse stato fatto alcun cambiamento.
Per questo allora l’Academy avrebbe twittato che tutte e cinque le canzoni avrebbero avuto la loro esibizione, anche se non per intero.
Il che significa che Jennifer Hudson canterà I’ll Fight del documentario RGB, insieme a When A Cowboy Trades His Spurs for Wings, melodia di Willie Watson-Tim Blake Nelson da La Ballata di Buster Scruggs e The Place Where Lost Things Go da Il ritorno di Mary Poppins – anche se Emily Blunt, che ha cantato la canzone nel film, ha confessato di non sentirsi a suo agio nel cantare di fronte a tutto quel pubblico e sotto tutta quella pressione, perciò sarà un altro artista a cantare la canzone.
Altra questione: i responsabili del casting degli Oscar danno la caccia alle star più grosse, e questo significa che i vincitori dell’anno scorso – Gary Oldman, Frances McDormand, Sam Rockwell (nominato questa volta per Vice) e Allison Janney – non sono stati contattati per presentare i premi principali. Questo è sempre stata una tradizione, ma alcune fonti dicono che i produttori, che stanno cercando di cambiare le cose, hanno deciso che se puoi avere qualcuno come Oprah Winfrey o Tom Hanks a fare quelle presentazioni, allora la potenza globale sarà persino maggiore.
Questi Oscar sono stati un esercizio di schizofrenia, da tumulti interni all’introduzione e poi la revoca del trofeo per il Most Popular Film, all’assunzione di Kevin Hart come presentatore senza fare un controllo dei suoi commenti omofobi sui social media – che avrebbe potuto evitare tutto quel casino prima che diventasse un vulcano in eruzione e che ha lasciato gli Oscar senza alcun presentatore.
Ciò però non significa che i produttori Donna Gigliotti e Glenn Weiss non possano uscirsene profumando di rose in ogni caso.
Il loro piano è quello di far durare gli Oscar tre ore, il che ridurrebbe gli Oscarcast a 45 minuti a differenza dell’anno scorso. Questo sarà fatto in parte presentando le categorie “inferiori” durante le pubblicità. Non è un’idea del tutto nuova; anche Michael DeLuca e Jennifer Todd, che hanno prodotto l’anno scorso, hanno chiesto di fare così ma l’Academy non ha accettato, come neanche gli anni precedenti.
Inoltre, la nomina di film che hanno guadagnato miliardi globalmente come Black Panther (1.3 miliardi di dollari) e altre hit, tra cui A Star Is Born (414 milioni di dollari) e Bohemian Rhapsody (819 di dollari) introducono qualcosa che i precedenti Oscar non hanno fatto. Ovvero quei film che perlopiù sono stati visti al cinema.
Film come Roma, Green Book, BlacKkKlansman, La Favorita e Vice potrebbero aumentare i rating.
I Golden Globe sono stati pessimi per quanto riguarda gli ospiti e l’humor penoso e innocuo scagliato e gli sketch; i SAG Award, in confronto, sono stati più eleganti. In contrato con i Globe, si poteva sentire il peso e il prestigio dei trofei dei SAG Award. Se gli Oscar riescono a mantenere questa classe e mantenere lo show sulle tre ore ed evitare i discorsi politicamente polarizzati, potrebbe anche funzionare tutto alla perfezione.
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