Amazon ha presentato una confutazione nei confronti della causa intentata Woody Allen, il quale ha accusato lo streamer di averlo sfavorito a causa del movimento #MeToo. Gli avvocati di Amazon sostengono che Woody Allen sia divenuto un paria dell’industria cinematografica, e la mozione di licenziamento presentata martedì alla corte federale di New York, intende eliminare solo quattro delle otto richieste del regista, lasciando intatto il cuore della sua denuncia.

Amazon ha distribuito gli ultimi due film di Woody Allen, Cafe society e Wonder wheel, stabilendo con lo streamer un legame fondamentale per le distribuzioni di cui il regista ha preziosamente bisogno. Nel 2017, sotto la guida di Roy Price, Amazon ha accettato un accordo di quattro film, in base al quale il regista avrebbe ricevuto delle garanzie minime di almeno 68 milioni di dollari, stando a quando deposto nella causa.

Sulla scia delle accuse fatte ad Harvey Weinstein e allo stesso Price, gli attori iniziarono a prendere le distanze da Woody Allen, facendo sì che Amazon mettesse A rainy day in New York in cantina, dichiarando poi di non voler distribuire affatto il film. Nella sua denuncia, Allen cita la denuncia di stupro fatta a suo discapito come “un’affermazione senza fondamento di ben 25 anni” sottolineando come fosse nota ad Amazon ben prima dello scandalo Weinstein.

woody allen cinematown.it

Amazon ha quindi deciso di non produrre nemmeno le tre successive pellicole incluse nell’accordo. Nella sua mozione di licenziamento, Amazon ha citato un’intervista rilasciata da Woody Allen a Rolling Stone nell’ottobre 2017, in cui affermava che lo scandalo Weinstein era una cosa molto triste per tutti i soggetti coinvolti.

Nessuno vuole un’atmosfera da caccia alle streghe, un’atmosfera da Salem, dove ogni ragazzo in un ufficio, se strizza l’occhio ad una ragazza, improvvisamente deve chiamare un avvocato per difendersi. Non è per nulla giusto.

Al ché Amazon ha sostenuto che quei commenti hanno dimostrato come Woody Allen non sia riuscito a cogliere la gravità delle questioni o le implicazioni per la propria carriera, affermando che i commenti hanno avuto un effetto a cascata che ha reso impossibile per lo streamer capitalizzare l’accordo di quattro film. Gli avvocati di Amazon hanno dichiarato:

Come risultato, Amazon ha giustificato la fine della sua relazione con Allen, e la querelante, alla fine del procedimento, non recupererà nessuno dei sollievi di cui va ora in cerca.

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