Nonostante l’annunciato ritiro di qualche mese fa, ecco una notizia inaspettata: Robert Redford parteciperà alla serie HBO Watchmen, basata sulla serie a fumetti di Alan Moore. E in un ruolo molto particolare. Sarà infatti nientemeno che sè stesso, nelle vesti di Presidente degli Stati Uniti. Il leggendario attore hollywoodiano, già protagonista di Butch Cassidy, Come eravamo e I tre giorni del condor si mette dunque in gioco in una parte che non può far altro che calzargli a pennello.

I fan dei fumetti, in realtà, non saranno particolarmente sorpresi. Nei comics infatti le vicende si concludono, nell’ultimo albo, facendo capire al lettore che Robert Redford sta per diventare Presidente degli states (nell’adattamento cinematografico di Zack Snyder quella parte è stata tagliata). La conferma della partecipazione dell’attore (e del personaggio) è arrivata dallo showrunner Damon Lindelof. Egli ha infatti affermato che, nella storia canonica, Redford è diventato presidente nel 1992, e grazie ad una legge promulgata da Richard Nixon, che toglie il limite di mandato presidenziale, lo è rimasto fino al 2019,anno in cui si svolge il serial.

La curiosità nei confronti dello show non fa che aumentare insomma. Watchmen debutterà sulla HBO a ottobre, e sarà una sorta di sequel delle vicende fumettistiche e cinematografiche. Appariranno infatti, tra gli altri, un invecchiato Ozymandias interpretato da Jeremy Irons (nella pellicola cinematografica del 2009 fu interpretato da Matthew Goode), e i seguaci del defunto Walter Kovacs, alias Rorschach (Jackie Earle Haley nell’originale). Il cast sarà composto, oltre al già citato Irons, da Regina King (American Crime), Don Johnson (Miami Vice), Jean Smart (The Accountant), Adelaide Clemens (Il Grande Gatsby), Tim Blake Nilson (L’Incredibile Hulk) e Louis Gossett Junior (Ufficiale e Gentiluomo).

La pellicola originale ricevette per lo più critiche positive, sebbene non ebbe un grande successo al box office. Sul sito Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 65%, con un voto medio di 6,3/10, basato su 295 critiche professionali. Il sito Metacritic gli assegna, invece, un punteggio di 56/100, basato su 39 recensioni professionali.

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