Abbiamo superato la prima metà di tempo che ci separa dal 3 aprile, data in cui il Decreto 8 marzo prevedeva al fine della quarantena. Giuseppe Conte ha già annunciato di non voler far terminare il periodo entro tale termine, prorogando la durata del Decreto, confermando i primi pensieri che ci siamo fatti sulla diffusione del Coronavirus. Il Governo ha inoltre creato una task force di trecento medici, da inviare nelle zone più colpite. Una notizia positiva che si unisce all’altrettanto felice decisione della commissaria europea Von der Leyen di sospendere il patto di stabilità, permettendoci di attingere da tutte le fonti economiche di cui disponiamo. Notizie piacevoli, contrapposte alla più vergognosa di tutte: è stato infatti confermato che in Puglia, gran parte dei nuovi contagiati hanno contratto il COVID-19 da coloro che sono scappati nottetempo dal Nord nelle scorse settimane. Vergogna. Il film da quarantena che rispetti questo andamento non può che essere il più terrificante di tutti, sperando serva da monito.

Presente nel catalogo Infinity, Contagion è il disaster movie dei nostri tempi, quello che in modo sfrenato ha immaginato i peggiori scenari pandemici globali. Diretto da Steven Soderbergh, vanta un cast stellare di prima categoria, con nomi che vanno da Matt Damon a Kate Winslet, Jude Law e Marion Cotillard. Recentemente, la specialista Tracey McNamara lo ha definito un film che andava preso sul serio, per il modo in cui può educarci a prevenire il Coronavirus. Ciò che ci affligge oggi non è – ancora – ai livelli mortali del film, ma non possiamo far finta che anche se in maniera ridotta, le dinamiche del contagio sono le stesse e con effetti sulla salute e sull’economia sempre più simili. Un film da quarantena che vuole aumentare la paura o sottintendere qualcosa di catastrofico? No, vuole essere d’aiuto per tutti coloro che ancora non hanno capito come stare in civiltà.

Restare a casa non è un limite, non è un attentato alla nostra libertà, ma è l’unico modo che abbiamo per preservarla aspettando tempi migliori. Chi non rispetta le regole, come stabilisce il Decreto, è un fuori legge e come tale verrà punito. Se oggi ci sono ancora molte persone che non hanno visto morire un loro caro a causa del Coronavirus, possiamo solo augurargli di non dover mai scoprire il dramma della Lombardia, ma proprio come in Contagion, ciò che accade se non rispettiamo le regole è un aumento vertiginoso dei morti, che proprio come nel film, inizieranno ad aumentare perché più contagiati ci saranno, più scelte drastiche dovranno essere affrontate dal Governo. Non è uno scherzo, il film da quarantena lo spiega, cerchiamo di capirlo. Il contagio è davvero troppo semplice, come sottintende una battuta di Contagion:

Sai da dove viene la stretta di mano? Nei tempi antichi era un modo per dimostrare a uno sconosciuto che non portavi armi. Sì, offrivi la mano aperta per dimostrare che non avevi brutte intenzioni. Chissà se i virus lo sanno.

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