Sebbene, causa Covid-19, il Tribeca Film Festival sia stato rinviato, non ha mancato di consegnare il premio per i film in concorso nella per il 2020. I premi nella categoria narrativa e saggistica sono andati a due film del tutto particolari: il racconto per adulti The Half of It di Alice Wu e il documentario ibrido di Bo McGuire Socks on Fire, mentre The Hater di Jan Komasa ha vinto il premio come miglior film narrativo internazionale.

Famosa per il successo nel 2004 della pellicola indipendente Saving Face, la scrittrice e regista Wu ha vinto il premio Founders come miglior film narrativo americano per The Half of It. Il film, che arriverà su Netflix il 1 ° maggio, è una svolta moderna nella storia di Cyrano, raccontata attraverso gli occhi di un’adolescente cinese-americana alle prese con la sua sessualità. La giuria del Tribeca Film Festival ha così commentato la scelta:

Il film è così affascinante, è così energico, è così divertente, è così ben ritmato, è diretto con una mano così sicura, è un film davvero sicuro e i personaggi sono davvero ben disegnati e gli attori erano fantastici.

Socks on Fire, invece, vincitore del miglior film documentario come detto al Tribeca Film Festival, vede il regista McGuire interpretare la zia omofobica come una donna in difficoltà, in un film sperimentale che esplora proprio il dramma familiare di McGuire. Non meno importante, The Hater, del regista Komasa – il cui Corpus Christi è stato nominato all’Oscar per il miglior film internazionale di quest’anno -, indaga la disinformazione e la polarizzazione dal punto di vista della società polacca; la giuria ne ha scritto così:

Incredibilmente rilevante per oggi; siamo rimasti davvero colpiti dal modo in cui ha interpretato un personaggio che non è immediatamente empatico ma che ci ha davvero spinti nel viaggio e nella storia.

Gli organizzatori del Tribeca Film Festival già a meta marzo avevano preso la decisone di rimandare l’evento, benché solo poche settimane prima ne era stata fissata la sede a New York City. Nel frattempo, però, alcuni dei contenuti della diciannovesima edizione sono stati resi disponibili online; purché l’intero organizzazione spera ancora di poter offrire al pubblico un festival nella modalità tradizionale. Jane Rosenthal, cofondatrice e CEO del Tribeca Film Festival, ha dichiarato:

Siamo fortunati che la tecnologia abbia permesso alla nostra giuria di riunirsi quest’anno per onorare i nostri registi. Nonostante non siamo stati in grado di stare insieme fisicamente, siamo stati ancora in grado di supportare i nostri artisti, concetto è sempre stato al centro del festival.

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