Il gangster movie è un genere che sul pubblico italiano avrà sempre la miglior presa, per motivi piuttosto evidenti. Non solo in qualche modo ci rappresenta, bensì le storie raccontate in molti capolavori del genere ci toccano da vicino perché riguardano lo spirito di gruppo, di famiglia, di persone che si sono fatte largo nel mondo partendo dalla miseria. Il loro cammino, a prima vista, non ci sembra mai quello del super cattivo, nonostante ciò che i protagonisti commettono sono tra i crimini peggiori che si possano commettere, eppure anche tra queste storie ve ne sono alcune difficili da digerire, come il film da quarantena di oggi, disponibile su Netflix.
Black Mass ricalca la vera storia di James Bulger, tra i più violenti boss della malavita americana che durante gli anni ’70 rese Boston una delle città più malfamate degli Stati Uniti. La storia è cruenta, difficilmente si riesce a familiarizzare coi protagonisti tanto è crudo il loro modus operandi, ma nonostante questo il film da quarantena di oggi è una pietra miliare da ricordare per via dell’attore protagonista, un Johnny Depp clamorosamente snobbato dalla critica internazionale. La sua interpretazione, resa ancor più intensa da un trucco e parrucco impressionanti, è la migliore della sua carriera, ed è facilmente considerabile come uno dei casi di Oscar mancati più eclatanti.
Lo scenario di Black Mass non è tanto diverso dal solito: ci si trova in mezzo a una guerra di mafia tra irlandesi e italiani per il controllo delle attività illecite; eppure in questo caso c’è qualcosa di profondamente diverso, oltre alla totale di mancanza di empatia che ci suscita il protagonista. Gli intrighi sono più grigi, tanto da venire coinvolta la stessa FBI per uno scambio di informazioni che Bulger manovrò magistralmente. Val la pena vedere oggi questo film da quarantena per molteplici motivi, in primis Johnny Depp, in secundis per la storia in sé, a dir poco lontana dal classico gangster movie al quale siamo affezionati.
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