Il problema cruciale che sta spaccando in due il Paese, a causa di tensioni politiche a dir poco irresponsabili, è il fondo salva stati, famoso con la sigla MES. Come ha potuto spiegare il Premier Conte, dividere l’Italia sfruttando il tema è totalmente insensato e non fa altro che promuovere lo screditamento che in sede europea patirebbe il potere di trattativa italiano. Situazione che, nonostante le buone parole di Ursula von der Leyen – che l’Europa pronta a chiedere scusa all’Italia – continua a rimanere tesa. La domanda che, se si guarda dalla giusta distanza la situazione, sorge spontanea, è la stessa che ha reso celebre il film da quarantena di oggi, autentico mantra filosofico su come vivere davvero meglio la propria vita.
In Così parlò Bellavista, capolavoro di Luciano De Crescenzo disponibile su Prime Video, il protagonista fa ad un camorrista una domanda tanto semplice quanto intrinsecamente disperata: con tutto lo sforzo che ci mettono i malintenzionati a tenere in piedi il circolo vizioso che li gratifica e sostiene, nonostante spesso costi delle stragi familiari, non è che alla fine si tratta lo stesso di fare una vita di m***a? Quesito che, ad un certo punto, viene spontaneo anche nella coscienza dello spettatore razionale che osserva dalla quarantena lo scenario politico attuale, fatto di strascichi antichi ormai privi di idealismo e intrisi di disfattismo. Eppure, come si impara – o si ricorda – guardando il film da quarantena di oggi, le differenze esistono solo fin tanto che ci si continua a credere.
Bellavista, napoletano istruito e uomo d’amore, appare diametralmente opposto a Cazzaniga, il milanese appena arrivato per lavoro a Napoli e determinato a milanesizzare il condominio dove i due abitano. I due si sfiorano, non si incontrano mai, finché un guasto in ascensore riesce a creare un confronto in cui la filosofia partenopea e puramente umana di Bellavista riesce ad intrecciarsi omogeneamente con quella operativa e pratica di Cazzaniga, grazie agli innumerevoli punti in comune che hanno i due uomini, anche se inaspettatamente. Quindi, chiediamocelo: con tutto lo sforzo profuso dal centrodestra e dai teutonici per metterci i bastoni tra le ruote per poi rimanere tutti a mani vuote, non è che a forza di fare gli individualisti si conduca, appunto, una vita di m***a?
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