Luca Guadagnino è instancabile. Dopo aver rilasciato Call me by your name nel 2017 e Suspiria nel 2018, si prepara ora all’adattamento de Il Signore delle Mosche di William Golding, oltre alla miniserie We are who we are attualmente in produzione, il sequel di Call me by your name e il biopic sul rilascio del primo album di Bob Dylan, Blood on the Tracks. Riguardo Il Signore delle Mosche, Luca Guadagnino lo dirigerà per Warner Bros. e sarà affiancato dallo sceneggiatore Patrick Ness. In passato si sono discussi molti progetti relativi a questo adattamento, che parla di uno scambio di partner in una scuola del 1954, abbandonati su un’isola deserta diventando in poco tempo un gruppo di accaniti selvaggi senza il lume della ragione.
Un primo comunicato voleva Nicole Perlman e Geneva Robertson-Dworet come sceneggiatrici, ma il progetto di Luca Guadagnino e Patrick Ness è sembrato più accurato e fedele al materiale di partenza. Luca Guadagnino sta attualmente passando la quarantena a Milano, dove sta lavorando alla serie HBO We are who we are, pensata per un pubblico adulto e ambientata in Italia, oltre che adattare Find Me, sequel del fortunato libro di André Aciman sulla relazione di Elio e Oliver, che si sono separati alla fine del primo film. In una recente intervista a gay.it, il regista aveva dichiarato di voler tornare in America per incontrare un potenziale sceneggiatore, ma che è impossibile per via della quarantena.
Stavo andando in America per incontrare uno sceneggiatore che ammiro molto, di cui non voglio menzionare il nome, per parlare della seconda parte di Call me by your name. Sfortunatamente, tutto è stato cancellato. È stato un grande piacere lavorare con Timothée Chalamet, Armie Hammer, Michael Stulhbarg, Esther Garrel e gli altri attori, che saranno ovviamente tutti presenti in Find Me.
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