Con ogni probabilità, gli Oscar 2021 verranno comunque tenuti in piedi dall’AMPAS, sebbene non se ne riesca ancora a ipotizzare la programmazione. Martedì mattina, con un ritardo di due settimane, i cinquantaquattro membri dell’Academy Board of Governors si sono incontrati su Zoom per iniziare a discutere delle sorti degli Oscar 2021, sebbene fosse chiaro che il punto fuori discussione sarebbe stata la programmazione delle date della manifestazione, che era prevista per il 28 febbraio su ABC. Dawn Hudson, CEO dell’AMPAS, ha affermato che:

La nostra priorità è il bene dell’Academy e della comunità cinematografica, perciò ragioniamo ipotizzando il migliore degli scenari.

Ciò che già sappiamo per certo è che i criteri di selezione per gli Oscar 2021 saranno decisamente più elastici, dal momento che la maggior parte dei cinema statunitensi e internazionali sono rimasti chiusi dallo scorso 16 marzo, rinunciando quindi alle release e alle premiere tradizionali. Una misura straordinaria di quest’edizione, per esempio, sarà la sospensione della programmazione obbligatoria di almeno una settimana nella contea di Los Angeles e di New York se si vuole concorrere al miglior film o documentario.

Altra grande novità è l’accesso consentito ai prodotti che sono stati rilasciati prima della presentazione ufficiale ai festival, purché rispettino altri requisiti, così come saranno ammessi i titoli che hanno avuto una release in VOD, fin tanto che verranno resi disponibili sul sito di streaming riservato ai membri dell’Accademy Screening Room, entro sessanta giorni dal rilascio in streaming del film o dalla versione VOD. Quando le sale riapriranno, per la prima volta verranno ampliate il numero di città oltre a Los Angeles dove i film possono concorrere agli Oscar 2021, includendo New York, Chicago, Atlanta, Miami e la Bay Area. Hudson ha affermato:

Non sappiamo come sarà la realtà quando i cinema riapriranno in tutti gli Stati Uniti, con tutti i film che necessitano di uscita in sala. La domanda potrebbe superare la possibilità di programmazione. Dovremmo essere più elastici, creando più opportunità per essere considerati in corsa agli Oscar 2021.

Oltre a queste novità, figlie della necessità, l’AMPAS sfrutterà la situazione per accelerare un altro processo di digitalizzazione, riguardante la distribuzione dei film agli ottomila membri che votano per assegnare le vittorie. Da quest’anno non riceveranno più le versioni in DVD, in carta stampata o in CD, ma dovranno adattarsi al nuovo portale online dell’AMPAS in cui verranno inglobati tutti i materiali, passando ancor di più dall’analogico al digitale. Cambiamenti questi che arrivano in un momento di grande rivoluzione per l’Academy, che per gli Oscar 2021, intende aggregare due categorie tecniche molto discusse da tempo.

Dalla prossima edizione, il sonoro e il montaggio sonoro saranno unificati, divenendo il Best Achievement in Sound, scelta sottoscritta e approvata da tutto il compartimento del sound dell’AMPAS. Questo perché le categorie tecniche devono seguire i cambiamenti della tecnologia, che in questo ambito, oggigiorno ha fornito  le basi per un’aggregazione unanimemente approvata e che premierà per la prima volta l’intero compartimento tecnico e non più due branche distinte. Un anno di grandi cambiamenti, che non coinvolgono solo gli Oscar 2021 ma anche i Globe.

Martedì la Hollywood Foreign Press Association ha annunciato che fino alla riapertura delle sale nell’area di Los Angeles, i film non diranno più essere proiettati per i membri votanti dei Golden Globe prima o entro una settimana dal lancio cinematografico. Se un distributore ha prenotato la proiezione di un film nelle sale cinematografiche, ma lo dovuto spostare in televisione o streaming dopo la chiusura delle sale, il film sarà comunque considerato idoneo per i Golden Globe, a condizione che i membri ricevano un link privato per la visione o un DVD da vedere a casa in anticipo rispetto alle proiezioni programmate.

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