La sottoscrizione del Protocollo per la tutela dei lavoratori del settore cine-audiovisivo, avvenuta lo scorso 27 maggio, dalle associazioni di imprese del settore audiovisivo (Anica, Apa, Ape, CNA Cinema e Audiovisivo, Confartigianato Cineaudiovisivo) e le sigle sindacali di settore, apre nuovi spiragli per la ripresa delle attività cinematografiche nel nostro paese entro la fine di giugno. Intesa che sarà sottoposta al Ministero dei beni culturali. Il Protocollo si divide in due parti: la prima dedicata agli Uffici di produzione e alla preparazione delle attività di produzione e la seconda, che detta regole specifiche per set, troupe, attori e generici.

Senza entrare nello specifico delle singole disposizioni, è utile evidenziare come il documento stabilisca regole molto precise in materia di formazione del personale (degli uffici di produzione, delle attività di preparazione, del set) in merito all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e al rispetto delle regole di distanziamento sociale, di gestione degli ambienti indoor e outdoor e di utilizzo degli strumenti di lavoro (come i costumi di scena) e, più in generale, di tutti i materiali di scena. Ovviamente, si è dato molto risalto alla necessità di sanificare gli spazi e i materiali utilizzati oppure di impiegare materiali monouso. Quanto agli attori impossibilitati a operare nel rispetto delle regole di distanziamento sociale, sono previste specifiche misure di sicurezza, tra cui test scientifici più affidabili per accertare le condizioni di salute ed escludere la positività al virus prima dell’inizio delle riprese. Test che dovranno essere ripetuti settimanalmente, anche in assenza di sintomatologia.

Una norma specifica è stata dedicata alle comparse, le quali, sempre nei casi in cui sia impossibile rispettare il distanziamento, “dovranno essere ridotte al minimo indispensabile” oppure, nelle ipotesi in cui sia imprescindibile la loro presenza, saranno sottoposte a stringenti misure di sicurezza, come ad esempio, recarsi sul set già pronti per le riprese, senza interazione con i reparti costumi, trucco, acconciatura.

Accanto al Protocollo citato, si aggiunge poi quello sottoscritto da Confartigianato Cineaudiovisivo, Cna Cinema e Audiovisivo, Casartigiani, Claai e Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, relativo alle sole produzioni low budget (inferiori a € 1.500.000,00). Ci si augura, pertanto, che i set cinematografici possano riaprire al più presto in tutta sicurezza.

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