Col ticchettio dell’orologio che mette fretta ai produttori di Bond 25, la sostituzione di Danny Boyle è all’ordine del giorno. La data d’uscita del film è alle porte – parlando in termini di produzione – e la MGM sta valutando in fretta i nuovi possibili candidati.
Anche se le fonti sottolineano che potrebbero servire più incontri per trovare il regista di Bond 25, MGM ed Eon stanno mostrando interesse per due nomi caldi in particolare: Bart Layton e S.J. Clarkson, recentemente selezionato come prossimo regista di Star Trek. Addetti ai lavori dicono che Yann Demange, regista di White Boy Rick, sarebbe il terzo candidato tornato nuovamente in lizza.
Al di fuori della ricerca del nuovo regista di Bond 25, Daniel Craig sta mantenendo alcuni impegni durante la pausa della produzione. Si è infatti recentemente unito al cast del nuovo progetto di Rian Johnson, le cui riprese inizieranno a breve ma che non influiranno sull’impegno dell’attore verso 007.
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L’addio di Boyle è stato un duro colpo per Bond 25, visto l’interesse mostrato da MGM e Eon sin dai tempi di Skyfall e Spectre. Il regista accettò il contratto ma a due condizioni: avrebbe potuto girare lo stesso la sua commedia durante l’estate 2018 e avrebbe scritto la sceneggiatura di Bond 25 con John Hodge – già insieme a Boyle in Trainspotting.
Tutto filò liscio fino al casting della nuova Bond Girl, periodo nel quale Boyle abbandonò il progetto per divergenze creative. Per come stanno andando le cose ad Hollywood, non dovremmo sorprenderci se la prescelta per dirigere Bond 25 fosse S.J. Clarkson, prima regista donna a dirigere film di Star Trek e con alle spalle una lunga gavetta tra serie e show televisivi. Questo avrebbe senso anche per quanto riguarda le voci che volevano portare un volto femminile nella saga, anche per il ruolo di Bond stesso.
Riguardo Demange, il suo White Boy Rick è stato uno dei film più acclamati del Telluride Film Festival e Layton ha ricevuto elogi di altissimo livello dopo che il suo American Animals è stato proiettato al Sundance Film Festival. Comunque vada, speriamo di tornare a vedere qualcosa che possa sorprenderci – se non quanto Skyfall, almeno quanto Casino Royale.
