Fino ad oggi, la domanda più frequente che l’industria dell’intrattenimento si stava ponendo sugli Oscar 2021 era relativa alla sua effettiva data di svolgimento a causa del COVID-19. Al contempo, anche le categorie sonore sono state accorpate lasciandosi dietro una scia di polemiche da parte dei professionisti del settore, ma in nessun caso quest’edizione, che si preannunciava storica, sembrava poter essere addirittura epocale. È quanto ha stabilito il Board of Governors lo scorso 11 giugno su Zoom, che per stare definitivamente al passo coi tempi che corrono ha rivisto i criteri di nomination per condurre delle edizioni nel rispetto totale della rappresentazione.

Con delle scelte che entreranno ufficialmente in vigore dagli Oscar 2022, l’Academy nominerà un numero fisso di candidati al miglior film corrispondente a dieci. L’ultima innovazione di questo tipo risale al 2009, anno da quando da cinque titoli si arrivò a un massimo del doppio affinché si rispecchiassero appieno le preferenze dei votanti. Da ora non avranno più alcun dubbio, perché dieci dovranno essere sempre e senza possibilità di esclusione. Al fine di garantire che i membri con diritto di voto dell’Accademy abbiano la possibilità di vedere tutti i film idonei, l’organizzazione sta realizzando uno Screening Room, il sito di streaming per i membri iscritti, disponibile tutto l’anno, a partire dai 94esimi Academy Awards.

La sala di proiezione online trasmetterà film ai membri per dodici mesi, con disponibilità a partire dal trimestre in cui verranno rilasciati. L’obiettivo è ampliare la possibilità di vittoria di ogni film e livellare il campo di gioco. Gli Oscar 2021 infatti saranno l’ultimo anno in cui le copie dei titoli che vogliono concorrere verranno fornite in DVD. Al fine di riflettere meglio la diversità della comunità cinematografica, inoltre, dagli Oscar 2021 ci si impegnerà a incoraggiare pratiche e assunzioni eque e rappresentative equilibrate fuori dallo schermo e per garantire una rappresentanza più diversificata e in collaborazione con la Producers Guild of America, si creerà una task force di leader del settore per sviluppare e implementare nuovi standard di rappresentanza e inclusione per l’ammissione degli Oscar entro il 31 luglio.

L’ammissibilità per i film in considerazione per gli Oscar 2021 non saranno quindi influenzata, ma ciò non toglie che questi standard potrebbero avere un impatto epocale sul modo in cui i film vengono realizzati in futuro, almeno quelli che sperano di contendere gli Oscar. Una volta che la modifica avrà effetto dopo gli Oscar 2021, i governatori saranno autorizzati a far parte del consiglio di amministrazione per un massimo di due periodi triennali (consecutivi o non consecutivi), seguiti da una pausa di due anni, dopodiché l’ammissibilità si rinnova per un massimo di due ulteriori tre. Il limite precedente era di tre termini consecutivi di tre anni, con una pausa di un anno e nessun massimo di durata.

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