Martin Scorsese ha ricevuto il premio alla carriera per la regia al Festival del Cinema di Roma lunedì 22 ottobre, in una cerimonia piuttosto sentita da tutti i presenti e partecipanti. Paolo Taviani, il cui fratello e regista Vittorio è morto all’inizio di quest’anno, ha consegnato il premio ad un commosso e piangente Scorsese, dicendogli quanto sia sempre stato un amico sia per lui che per il fratello scomparso, ed elogiando l’italo americano come “uno di quei registi che appartengono alla categoria meno frequentata di autori che, coi loro film, ci aiutano a capire chi siamo”.
La cerimonia ha visto la proiezione di un montaggio emozionale dei film di Martin Scorsese e un discorso speciale del regista sui film italiani che hanno cambiato la sua vita. Federico Fellini è tra i registi che lo hanno influenzato maggiormente, definendo Le Notti di Cabiria come il film fondamentale per gli anni della sua formazione, elevandolo al grado di rinascita spirituale. Martin Scorsese ha poi parlato più approfonditamente di un precedente progetto che avrebbe realizzato con Fellini, facendo da produttore esecutivo di un documentario sulla metodologia di produzione tipica del regista italiano.
All’inizio degli anni ’90 Fellini morì prima di poter iniziare questo progetto, ma abbiamo avuto la possibilità di produrre qualcosa di simile con Universal. Federico aveva numerose sceneggiature su cui basarci per raccontare il suo metodo di produzione.
Ad esempio, una cosa molto importante nella catena produttiva è la ricerca di una location, che ovunque essa sia, deve avere un buon ristorante nei paraggi. Anche se quel set non dovesse mai venire utilizzato, una scelta del genere è molto importante, perché tutti devono mangiare e stare bene, ed è molto importante per il cinema!
Martin Scorsese ha poi proseguito il discorso durante la cerimonia parlando dei film italiani che lo hanno coinvolto di più durante la formazione e la gioventù, citando Accattone di Pier Paolo Pasolini, ricollegando questa pellicola alla sua vita tra le strade di New York. “Ho imparato molto sulla musica nel cinema da Pasolini”, ha detto Scorsese, accennano a come è stato influenzato dal regista ad usare una certa colonna sonora in Casino per trasmettere la sensazione che hanno i personaggi di essere appena accettati in paradiso per poi esserne espulsi.