È morto oggi a Roma all’età di 77 anni Bernardo Bertolucci , uno degli ultimi grandi maestri del cinema italiano, protagonista della cultura della seconda metà del secolo scorso,  autore visionario, artista controverso, poeta, scrittore e regista di pellicole del calibro di Novecento, Ultimo Tango a Parigi, Il tè nel deserto, Piccolo Buddha e L’ultimo Imperatore, film trionfo da ben 9 Oscar. Uno sguardo sofisticato e al tempo stesso concreto della realtà, un regista italiano e internazionale, testimone e portavoce dei drastici cambiamenti sociali degli anni ’60, di un cinema fiero e senza peli sulla lingua.

Nato nel 1941 a Parma, primogenito del poeta Attilio Bertolucci, segue le orme paterne interessandosi alla letteratura e iscrivendosi al corso di laurea in Lettere presso L’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Abbandona gli studi ben presto interessandosi al cinema e iniziando a muovere i primi passi come sceneggiatore con Pier Paolo Pasolini, all’epoca suo vicino di casa. L’incontro con il grande poeta e regista Pasolini segnerà profondamente la carriera cinematografica di Bernardo Bertolucci nel segno della Nouvelle Vague italiana. Con Pasolini affronta il primo film nel 1962 La Commare Secca, di forte impronta pasoliniana e sempre in quegli anni strige amicizie con Alberto Moravia, Dacia Maraini, Elsa Morante, Cesare Garboli Enzo Siciliano. Un ambiente di formazione letterario che influenzerà il suo gusto per il melodramma, per le scene d’impatto, per le atmosfere mitiche e popolari dei suoi film.

Nel 1972 gira uno dei suoi film più controversi L’ultimo Tango a Parigi, con Marlon Brando e Maria Schneider, cui seguirà una complessa vicenda censoria e giudiziara. Lo scandalo Bertolucci, tra scene trasgressive e atmosfere brutali, roghi della pellicola e condanne, che ne consacra tuttavia il successo a livello mondiale e gli consente nel 1976, nel pieno degli anni della controcultura di sinistra, di girare uno dei suoi capolavori, Novecento, un film audace e commovente, un dramma storico a tinte hollywoodiane con Robert De Niro, Stefania Sandrelli e Gerard Depardieu, che racconta mezzo secolo di storia padana.

Nel 1979 gira La Luna, una storia difficile, che racconta l’ambiguo rapporto di una madre e suo figlio adolescente. Nel 1981 La Tragedia di un uomo ridicolo con Ugo Tognazzi, e nel 1987 la svolta con L’ultimo Imperatore e un inaspettato trionfo alla notte degli Oscar. Un successo a livello mondiale che eleverà Bernardo Bertolucci a grande regista internazionale.

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