Camera ardente in Campidoglio per l’addio a Bernardo Bertolucci, il grande regista scomparso lunedì scorso nella sua casa di Roma all’età di 77 anni. Tra i primi ad arrivare sul posto, Waletr Veltroni, il maestro di luci Vittorio Storaro, il vicesindaco e l’assessore alla Cultura Luca Bergamo e una classe del liceo scientifico Avogardo di Roma. La sala allestita alla Protomoteca al Campidoglio è un via via di amici, familiari, artisti e ammiratori accorsi per l’ultimo saluto al maestro del cinema italiano. L’attrice Stefania Sandrelli, che ha lavorato più volte con Bernardo Bertolucci, ha salutato il cineasta con un ultimo bacio e visibilmente commossa ha dichiarato alla stampa:

Sono qua per rispettare un grande artista e un grande amico. Quando si perdono delle personalità e degli artisti come Pier Paolo Pasolini, Ermanno Olmi, Bernardo Bertolucci, diventiamo tutti più poveri. Questo bisogna che i giovani lo sappiano. I ricordi sono tanti, per me è stato un grandissimo privilegio poter fare tanti film con lui. Ci siamo conosciuti quasi da bambini, è stata una lunga collaborazione e una lunghissima amicizia. Mi ha teso una mano e abbiamo fatto un percorso in avanti insieme. Qualche mese fa, dopo l’estate, era stato molto male, ha chiamato e ci siamo salutati.

Presenti anche Laura Morante, Dario Argento, che ha definito Bertolucci “Il più grande regista della sua generazione”, Nanni Moretti, Giuseppe Tornatore, Citto Maselli e Jacopo Olmi Antinori, il giovanissimo attore protagonista di Io e te, l’ultimo film di Bertolucci del 2012.

Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha dichiarato la volontà di proiettare i film del regista in molte scuole della regione. Molti presidi avrebbero già chiesto di avere Novecento, e il film dovrebbe tornare a breve anche nelle sale. Il regista Paolo Taviani ha rivelato che Bertolucci aveva intenzione di fare un altro film, da girare in tre stanze. La sceneggiatura del progetto, intitolata The echo chamber, era già stata scritta e qualcuno ha ipotizzato Tornatore come unico erede in grado di prendere le redini del progetto. Ma il regista premio Oscar, secondo il quale Bernardo Bertolucci è stato un poeta del cinema, si è dimostrato titubante “Non so, non credo di essere all’altezza di cogliere la sua specialità stilistica”.

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