Pensarci ora è davvero strano, essendo Forrest Gump un film incastonato nella nostra iconografia pop, ma a ritroso, i motivi del suo successo sono ancora oggi qualcosa di sorprendente e colossale. Una volta uscito nelle sale, vinti i suoi Oscar e creati i luoghi comuni celebri del film, Forrest Gump divenne il terzo più grande successo di botteghino, tutto grazie all’improbabile racconto di una vita americana passata sul confine dell’esserci e del farci. Infatti, a scanso di inflazione, i suoi 327 milioni di dollari furono un successo ben maggiore del più odierno Black Panther.

Ciò che suona strano, quindi – almeno per quella che è la tendenza contemporanea di macinare incassi su incassi finché una buona idea non diventa un trito e ritrito di noia – che Forrest Gump non abbia avuto un seguito nei cinema, nonostante si conosca da tempo l’esistenza di uno script ufficiale, tenuto sotto chiave dalla Paramount. Lo sceneggiatore del film, Eric Roth, ha spiegato in un’intervista a Yahoo Entertainment che ciò non è accaduto, ma che all’epoca gli addetti ai lavori si misero subito al lavoro per un sequel, in cui Forrest Jr avrebbe vissuto nel suo presente storico, alle prese con l’AIDS.

Il protagonista se la sarebbe vista sia con OJ Simpson che con la Principessa Diana, con la quale avrebbe addirittura danzato durante un evento di beneficienza.

Il sequel di Forrest Gump sarebbe culminato nella sequenza in cui la controparte del protagonista, sarebbe morta nell’esplosione di un edificio federale di Oklahoma City, che avrebbe ucciso oltre 160 persone, durante il più grane atto di terrorismo interno al paese della storia americana. Roth avrebbe consegnato la bozza completa della sceneggiatura a Robert Zemeckis – regista del primo film – già il 10 settembre 2001.

Tom, Bob ed io ci riunimmo l’11 settembre, per stringerci in cordoglio su come i recenti eventi avevano sconvolto l’America, stabilendo lì che il film non avrebbe più avuto un significato.

Negli anni successivi, Roth ha lavorato a diverse sceneggiature, tra cui The Insider di Michael Mann fino al recente remake di A star is born. Attualmente, è alle prese con l’adattamento di Dune, diretto da Denis Villeneuve. Le speculazioni sull’eventuale produzione del sequel di Forrest Gump, ora che i tempi potrebbero essere maturi, potrebbero anche ipotizzare un regista alternativo a Zemeckis… e visto che qualcuno di non più interno al cast – essendo sepolta sotto l’albero di Casa Gump – è di fatto ritirata dalla recitazione, e una regista di tutto rispetto, come hanno testimoniato alcuni episodi di House of Cards, di cui ha curato la regia, Forrest Jr potrebbe non essere poi così orfano di mamma Robin Wright.

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