Nel film di Martin Scorsese The Irishman, i leader del sindacato e i capi della mafia sono quasi indistinguibili, la loro morale scivola in una massa di lealtà conflittuali e gli amici più cari possono essere più pericolosi dei peggiori nemici. Si tratta di un mondo corrotto di metà secolo dove la verità non è mai certa – che siano le promesse di Cosa Nostra o la credibilità del narratore del film, Frank L’irlandese Sheeran (Robert De Niro), un uomo per cui la sicurezza della propria famiglia è altrettanto dubbia come le sue ammissioni all’audience.

Basato sul beste-seller I Heard You Paint Houses di Charles Brandt, The Irishman (che è uscito il 1 Novembre in alcuni cinema, poi su Netflix il 27 Novembre) racconta il sordido viaggio di Sheeran sia attraverso la malavita di Philadelphia sia nella meno corrotta Teamsters Union, guidata dal suo sfacciato e carismatico presidente Jimmy Hoffa. I profili generali della storia provengono da archivi pubblici; le specificità invece sono basate sulla reale descrizione degli eventi da parte di Sheeran a Brandt. Nel suo racconto, Sheeran siede al centro di alcuni dei crimini più sensazionali del suo tempo, e ha le mani in alcuni altri. In tutti questi casi, i fatti non forniscono abbastanza; ufficialmente, i due più grandi crimini mostrati nel film restano irrisolti. Ma i personaggi dipinti da Martin Scorsese sono fin troppo reali. Ecco la vera storia raccontata in The Irishman.

Frank Sheeran ha davvero confessato sul suo letto di morte l’omicidio di Jimmy Hoffa?

The Irishman, CinemaTown.it

Sì, secondo la vera storia de L’irlandese, Frank Sheeran si è preso la responsabilità dell’uccisione dell’ex leader di Teamster nel 1975, Jimmy Hoffa. Prima di morire di cancro, Sheeran ha raccontato la vicenda a Charles Brandt, che l’ha scritta in dettaglio nel suo libro del 2004, I Heard You Paint Houses. Jimmy Hoffa (interpretato da Al Pacino) per alcuni è attivista, per molti altri un nemico, ma è stato per un po’ uno dei più potenti leader dei lavoratori negli USA. Dal 1957 al 1971, è stato il presidente dell’International Brotherhood of the Teamsters, un sindacato di trasporti che Hoffa ha aiutato a edificare nel sindacato più grande del paese.

Ma Hoffa non è stato un santo, e lui e il suo sindacato erano da tempo conosciuti per l’associazionismo col crimine organizzato. Quelle connessioni hanno portato a una delle indagine congressuali più complesse della storia degli Stati Uniti, visto che il Select Committee on Improper Activities nel Labor Management Field (Racket Committee), guidato dal primo consigliere Robert Kennedy, ha iniziato a investigare Hoffa e i leader di Teamster nel 1957. Kennedy ha vissuto la battaglia contro Hoffa come una crociata morale. Il sindacato Teamster è l’istituzione più potente del paese.

Dato che James R. Hoffa è l’operatore, questa è una cospirazione del male.

Ha scritto Kennedy. Quando Robert Kennedy è diventato Procuratore Generale nel 1961 sotto suo fratello John F. Kennedy, ha perseguito Hoffa anche più duramente, spingendosi a creare il dipartimento di giustizia “Get Hoffa Squad”. Alla fine, la fortuna del presidente del sindacato è venuta a mancare, e nel 1964 è stato condannato a 13 anni di prigione federale con le accuse di frode e corruzione della giuria. Nel tardo 1971, il presidente Nixon ha commutato la sentenza di Hoffa sotto al condizione che:

non si impegni direttamente o indirettamente nella gestione di alcuna organizzazione di lavoratori.

Eppure si crede che Hoffa abbia fatto esattamente questo, che abbia cercato di riprendere controllo del suo vecchio sindacato quando è scomparso nel 1975. Hoffa è stato dichiarato legalmente morto nel 1982, anche se il suo corpo non è mai stato trovato. Suo figlio, James P. Hoffa, ha preso la direzione del padre, servendo come presidente del Teamsters dal 1999.

Frank Sheeran è stato in prigione?

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Sì. L‘FBI ha accusato Sheeran di far parte della malavita ed è stato condannato a 32 anni di prigione. Dopo nove anni, l’avvocato per la negligenza medica Charles Brandt ha detto che è stato chiesto dalla massa di Philadelphia di assicurare a Sheeran la libertà condizionale su basi mediche all’età di 71 anni. In questo modo Brandt, che stava per scrivere il suo libro, è diventato amico di Sheeran. Brandt è stato precedentemente nel pubblico ministero per omicidi nell’ufficio del Procuratore Generale del Delaware dal 1971 al 1976 e un avvocato difensore criminale dal 1976 al 1986.

Ma in base a chi si chiede, il vero Frank Sheeran è stato qualcosa tra un corrotto leader da quattro soldi della Philly Teamster e uno dei scagnozzi del crimine organizzato più prolifico di tutti i tempi. La sua versione, come detta a Charles Brandt verso la fine della sua vita, è l’ultima. Sheeran ha rimediato alcuni dei crimini più devastanti, insieme a 25 dei 30 omicidi, come descritto in I Heard You Paint Houses. Sheeran aveva qualcosa a che fare col passato criminale, secondo Slate. Ha affrontato due accuse relative all’omicidio di membri del sindacato, ed è stato accusato di aver assaltato un autista di camion con una chiave per avvitar bulloni nel 1964. Anni dopo, è stato dichiarato colpevole per truffa ai membri della Teamsters. E dopo aver ottenuto la libertà condizionata anticipata e aver raccontato una lunga lista di atroci crimini a Brandt, Sheeran è morto nel 2003, sei mesi prima del rilascio del libro di Brandt.

Frank Sheeran è davvero diventato un sicario perché ha servito nella seconda guerra mondiale?

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Sheeran è stato parte di numerosi massacri ed esecuzioni di prigionieri di guerra tedeschi durante i suoi 411 giorni di servizio. Sheeran stesso dice che se un soldato tedesco si arrende dopo aver ucciso uno dei suoi migliori amici, spesso “mandava all’inferno anche loro”. In una occasione, la sua unità è salita sulle Harz Mountains su un treno tedesco che trasportava cibo e acqua. Dopo aver seguito le cuoche, lui è i suoi compagni “abbiamo mangiato quello che volevano e distrutto il resto con il nostro sterco”. Secondo Sheeran, hanno poi dato delle vanghe ai guidatori del Wehrmacht e gli hanno ordinato di scafarsi la propria tomba. Dopo di che li hanno giustiziati.

Non ho avuto esitazioni nel fare quello che ho fatto.

Questa abilità nel riuscire a prendere la vita di un’altra persona senza farsi scrupolo ha indubbiamente gettato i semi del suo ruolo come sicario. Sheeran ha detto a Brandt che gli ordini ricevuti dalla sua unità non erano diversi da quelli ricevuti dai suoi boss del crimine.

Ė come quando un ufficiale ti dice di prendere un paio di prigionieri tedeschi e portarli dietro la linea e di sbrigarti. Fai quello che devi fare.

Come si sono conosciuti Sheeran e Hoffa

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Dopo essere stato congedato dall’esercito nell’ottobre del 1945, Sheeran è diventato un camionista. Per fare più soldi, ha commesso dei crimini. Ha lavorato come sicario a pagamento. I suoi crimini hanno attratto l’attenzione di Russel Bufalino e Angelo Bruno. Bufalino era il Capo di una famiglia di criminali, e ha preso Sheeran sotto la sua ala diventando il suo mentore. È stato proprio Bufalino a legarlo all’International Brotherhoo of Teamsters e che era il sindacato di quei camionisti proprio come Sheeran. I due sono diventati ottimi amici e Hoffa ha usato Sheeran come braccio forte negli omicidi sia contro i membri non cooperativi del sindacato, sia per i nemici.

In The Irishman come nella vita reale, Russel Bufalino (Joe Pesci) tiene un profilo basso che nasconde la sua influenza. Un leader silenzioso del Nordest della Pennsylvania. Il vero Bufalino era un giocatore potente della Teamsters, ed è stato presumibilmente assunto come spia per la CIA a Cuba. Inoltre, Bufalino è stato complice degli omicidi criminali più esplosivi della storia. alcuni fatti potrebbero non essere veri, ma c’è un tentato omicidio dietro cui Bufalino è sicuramente stato. Come assicura un testimone al processo del 1981, Bufalino ha chiesto a due associati nel 1976 di uccidere un altro testimone sotto lil a protezione del programma di testimoni della polizia federale. Non è la prima volta che attenta all vita di questa persona, per un debito di 25,000 dollari e che gli è costato tre anni di prigione. Nel 1981 e stato condannato a una decade dietro le sbarre.

Sheeran ha ucciso Joe Gallo?

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La storia di Sheeran si contraddice in questo, quando di e che è stato lui a prendere la vita di Joe Gallo. Secondo Sheeran, l’omicidio di Gallo non ha nulla a che vedere con la faida di Gallo con la famiglia Colombo. Invece il motivo era che al nightclub di Copacabana Gallo è stato maleducato con il boss di Sheeran, Bufalino, che gli ha fatto un cenno con la testa e Sheeran ha capito cosa doveva fare. Una editrice del The New York Times dice che lei era presente al Umber’s Clam House la notte in cui è avvenuto l’omicidio e dice di aver riconosciuto Sheeran appunto. Ma questo era nel 2004. 32 anni prima invece lei dice di aver visto un uomo alto che non sembrava affatto irlandese. E non ha nemmeno visto una pistola. Ora è ancora convinta che fosse Sheeran. Il detective del NYPD, Joe Coffey, nel suo memoir dice che alcuni informatori gli hanno detto che è stato Di Biase a uccidere Gallo. Anche le descrizioni del New York Times non coincidono con l’aspetto di Sheeran. La moglie di Gallo era presente durante l’omicidio è ha parlato di più assassini, “piccoli, bassi, grassi italiani”.

Perché Sheeran avrebbe ucciso Hoffa

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Sheeran era fedele al suo mentore. Quando Bufalino e altre figure criminali si sono rivoltate contro Hoffa, ha Sheeran ha preso le parti di Bufalino, tradendo l’amicizia con Hoffa. Quando Hoffa e andato in prigione nel 1967, ha segnato Frank Fitzsimmons come presidente della Teamsters, pur mantenendo voce in capitolo anche dalla prigione. Fitzsimmons ha fatto prestiti alla mafia che non sono mai stati ripagati dal fondo della società. La vera storia dietro The Irishman rivela che Hoffa e stato perdonato dal presidente Nixon quattro anni dopo la sua sentenza di 13 anni, secondo Sheeran perché lo ha corrotto con mezzo milione di dollari. Hoffa voleva tornare a essere capo della Teamsters e scoprire i prestiti malfatti di Fitzsimmons, per cui la mafia avrebbe perso la propria gallina dalle uova d’oro.

A parte la confessione di Sheeran, ci sono altre prove che abbia ucciso lui Jimmy Hoffa?

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No, non ce ne sono. La confessione di Sheeran al suo avvocato Charles Brandt fatta sul punto di morte è l’unica prova che abbiamo. L’FBI ha ovviamente provato a confermare la sua dichiarazione. Nel 2005 hanno trovato 28 macchie di sangue nella casa in cui Sheeran ha detto di aver ucciso Hoffa, con due colpi dietro la testa trascinando poi il corpo lungo il corridoio. L’FBI ha verificato il DNA ma non è risultato quello di Hoffa. Prima della sua confessione, Frank Sheeran era da tempo sospettato di aver avuto un ruolo nella scomparsa di Jimmy Hoffa. Sheeran è stato menzionato brevemente nel memo dell’FBI Hoffex che diceva che “si sa che si trovava nell’area di Detroit al tempo della scomparsa di JRH, ed è considerato molto amico di JRH”. Ma sono stati nominati anche una dozzina di altri uomini sospettati di aver contribuito alla scomparsa di Hoffa.

L’Agente Garrity non ha mai confermato il sospetto di Sheeran, piuttosto ha asserito che fosse stato il sicario mafioso Salvatore “Sally Bugs” Briguglio ad aver ucciso Hoffa. Le autorità hanno anche trovato la Mercury Marquis color bordeaux del 1975 che un testimone ha visto guidare da Hoffa con dentro due uomini non identificati nel pomeriggio della sua scomparsa. La macchina era di proprietà del figlio di Anthony Giacalone, Joey, e veniva usata dal protetto di Hoffa, Cuckie O’Brien (nel film interpretato da Jesse Plemons). I cani da ricerca hanno sentito l’odore di Hoffa nel sedile posteriore dell’auto, ma non ci sono altre prove.

Fino al 2001, però, quando hanno fatto il test del DNA su un capello trovato nell’auto e scoperto che era di Hoffa. Sheeran potrebbe essersi inventato l’omicidio di Hoffa e la ragione più logica sarebbe perché Sheeran era in bancarotta e voleva lasciare qualcosa alla sua famiglia. Era ovvio che trasformare la propria vita in un libro avrebbe sortito più vendite se avesse detto di aver premuto lui il grilletto. E il libro su cui si basa The Irishman in effetti è diventato un bestseller. Sheeran ha detto al Philadelphia Daily News nel 1995 di non aver ucciso Hoffa.

Quante persone ha ucciso Sheeran?

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I Heard You Paint Houses di Charles Brandt dice che Sheeran abbia ucciso dalle 25 alle 30 persone. Tuttavia, Sheeran non si ricorda il numero esatto. Brandt non ha mai confermato alcuno di questi omicidi. Inoltre, non esistono vere prove del fatto che Sheeran abbia mai ucciso qualcuna di queste persone. È solo stato accusato di aver ordinato due omicidi, ma non di averli portati a termine. Sheeran è anche l’unico che abbia presunto che Hoffa abbia commissionato un omicidio. Brandt cita come unica prova alcune volte in cui Hoffa, conosciuto per la sua irascibilità e rimproveri esagerati, ha detto di voler uccidere alcune persone, incluso J.F. Kennedy, suo fratello Bobby, e altri. Ma non ci sono prove che Hoffa abbia davvero perseguito questo desiderio, solo speculazioni.

Frank Sheeran si è suicidato?

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Anche se la causa ufficiale della morte di Sheeran è il cancro, Charles Brandt dichiara che Sheeran si sia lasciato morire di fame nel 2003 in una casa di cura rifiutandosi di mangiare, morendo sei settimane dopo la sua confessione.

Quanto è fedele il film?

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The Irishman è basato sul libro di Charles Brandt, I Heard You Paint Houses, e l’autore stesso è stato assistente e consulente di Martin Scorsese nella realizzazione del film. Alcune dichiarazioni fatte da Brandt nel libro, però, sono state contestate o provate come false, da coloro che hanno studiato il caso da vicino o che hanno più conoscenze in merito. Quindi, la conclusione è che il film sia un adattamento di un libro che è un adattamento di una storia vera adattata. Quello che però a noi importa di più è forse vedere un altro film in cui Scorsese e De Niro tornano a collaborare.

Sono personaggi che noi capiamo e per cui proviamo dei sentimenti.

Ha detto De Niro. The Irishman ha portato De Niro sulla vetta delle sue interpretazioni. La verità, alla fine, è che non conta se Sheeran abbia veramente ucciso il suo amico Hoffa oppure no, quello che conta è che De Niro veste i panni – e la pelle – di un uomo definito da un conflitto di solitudine e la compostezza di un osso duro. Una parte di questo deriva anche da quegli uomini che hanno spinto Sheeran nella spirale del crimine, con Harvey Keitel nel ruolo di Angelo Bruno e Joe Pesci in quello di Russell Bufalino. Il momento migliore in The Irishman arriva alla semplicità della camera di Scorsese sul volto di De Niro durante la scena tragica quando Sheeran, dopo aver piantato due proiettili in testa a Hoffa, ha chiamato la moglie di Hoffa per calmarla per la scomparsa del marito. Sheeran/De Niro non ce la fa, balbetta, interrompe le frasi perché sa la verità e non può essere ottimista. L’attore qui ci regala una delle sue performance più sottili.

Era chiaro di cosa ci fosse bisogno. Mentre le parlava, non voleva portarla fuori strada, voleva essere positivo, ma era impossibile. Non poteva essere noncurante. E’ una situazione orribile, ma è tutto ciò che può fare.

Ha detto De Niro. De Niro ci mette tutto il proprio impegno per entrare veramente nei panni di un personaggio, una persona. La sua visione all’interno del personaggio si complementa con la precisione minima della visione di Scorsese. Per prepararsi a Taxi Driver, De Niro ha guidato un taxi; per prepararsi a fare il sognatore psicopatico di The King of Comedy, è andato in giro con i cacciatori di autografi. Per The Irishman, be’, De Niro ha trascorso mezzo secolo recitando mafiosi, e ha imparato una o due cose su come entrare nella loro testa.

Parte di questo è essere fedeli l’uno con l’altro. Se fai un errore, è più difficile in questo mondo che in altri. Se non vuoi fare quello che ci si aspetta, e trasgredisci, allora paghi con la tua vita. E’ una situazione terribile che non desidererei per nessuno. E’ così definitivo.

È stato proprio De Niro a portare The Irishman a Scorsese 12 anni fa.

Marty, devi leggere questo libro. È così giusto.

Gli ha detto Robert. C’è voluto tempo e progressi tecnologici, un prolungato vuoto nella loro collaborazione dopo Casinò del 1995, The Irishman ha permesso loro di crescere più in sintonia per la visione interiore del film. L’ultima ora del film vede Sheeran meditare sulla sua vita mentre piano piano svanisce davanti a lui.

Come potevo non relazionarmici? Sia io che Marty. Invecchi, e poi cosa? È tutto qua.

Ma diversamente da Sheeran, la saga di Scorsese-De Niro deve ancora finire. La coppia è già pronta per un altro drama storico, Killers of the Flower Moon, che comprende anche l’altra musa di Scorsese, Leonardo Di Caprio. 

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