Le giornate corrono, tra flashmob condominiali, decreti miracolosi e nuove star del web, tra cui spicca il più recente dei sex symbol nostrani, il Premier Giuseppe Conte. La Conte mania sta dilagando in tutta la Penisola, con profili Instagram dedicati al culto della bellezza di questo politico che se da una parte è un riferimento di costume, dall’altra è la miglior soluzione che potesse capitarci per resistere contro il Coronavirus. Sempre di argomenti scottanti vogliamo parlarvi nel dodicesimo film da quarantena che andiamo a consigliarvi oggi, presente sul catalogo Netflix.

Uscito in Italia nel 2000, American beauty è stato un caso cinematografico che ha fatto la storia del cinema, per la sua profonda filosofia e rivoluzionaria estetica. Sam Mendes fece il botto, esordendo con questa pellicola che si aggiudicò l’Oscar al miglior regista, sceneggiatura originale, film in concorso, fotografia e sopratutto all’attore protagonista, assegnato al miglior Kevin Spacey di tutti i tempi. È un affresco nitido sulla crisi di mezza età, quella che arriva per tutti, ma che per il protagonista del film da quarantena giunge e passa alla velocità di una meteora, accecante come la voglia di giovinezza.

Lester Burnham si lancia alla riscoperta del proprio corpo, della tranquillità, della sua individualità a discapito di qualsiasi responsabilità, dopo aver visto una giovane ragazza che riaccende in lui tutto ciò che dava per “sedato”. Da quel fatale momento il film da quarantena – che possiamo anche ritenere un eccellente caso di studio della famiglia tradizionale –  prende una piega introspettiva senza precedenti nel cinema, con momenti da commedia nera che sfociano nel dramma più trucido. Per lui non finirà bene, ma quel che diventa valido per tutti è il messaggio di speranza che Lester, giunto alla fine del suo percorso in maniera illuminata, quasi trascendentale, lascia ai posteri, uno dei monologhi più belli del cinema:

Potrei essere piuttosto incazzato per quello che mi è successo, ma è difficile restare arrabbiati quando c’è tanta bellezza nel mondo. A volte è come se la vedessi tutta insieme, ed è troppa. Poi mi ricordo di rilassarmi, e smetto di cercare di tenermela stretta. E dopo scorre attraverso me come pioggia, e io non posso provare altro che gratitudine, per ogni singolo momento della mia piccola vita. Non avete la minima idea di cosa sto parlando, ma non preoccupatevi: un giorno l’avrete.

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